Road to Washington: grande vigilia di tensione in USA

Continue discussioni tra i due candidati, ma ormai è finita – Di Michele Soliani

È una situazione pesante quella che si sta vivendo in queste ore negli Stati Uniti.
Lo scontro tra i due candidati in questi ultimi giorni è stato pesantissimo e ha visto i due sfidanti cercare «il voto dell’ultimo minuto».
Oltre a questo, ci sono stati nel weekend numerosi scontri tra il Partito Democratico e quello Repubblicano. 
In Florida, nella mattinata di domenica, il Partito Democratico ha presentato una querela per via delle grosse difficoltà che impediscono a molti cittadini statunitensi di votare.  
Il motivo risiede nei ritardi nell’apertura dei seggi presso le poche roccaforti democratiche in Florida, le quali hanno aperto dopo mezza mattinata di ritardo.
Situazione inversa in Ohio, dove i funzionari elettorali repubblicani hanno denunciato irregolarità nelle operazioni di voto.
Così se i repubblicani si stanno mobilitando per difendere quello che per loro è un potenziale rischio di frode elettorale, i democratici invece si stanno mobilitando per evitare che venga soppresso il diritto di voto dei cittadini indigenti.
 
Il weekend è stato caratterizzato anche dagli ultimi dibattiti dei due candidati. Romney ha trascorso la mattinata di domenica a Des Moines, città dell’Iowa, ricordando che il cambiamento è lui e non Obama.
Di cambiamento ha parlato anche Obama che si trovava invece in Florida dove, a un comizio presso un campo da Football, ha ricordato che in realtà il suo sfidante repubblicano ha in mente di ritornare ai tempi dell’amministrazione Bush.
La situazione sta vedendo l’attuale presidente in vantaggio rispetto a Romney. Questi però ha anche tentato di sottrarre consensi in uno degli stati che decretarono la vittoria di Obama nel 2008: la Pennsylvania.
 
Ci ha provato con un comizio ma indubbiamente su di lui pesa ancora il comportamento del governatore del New Jersey, il repubblicano Chris Christie,che ha ampliamente lodato Obama e la sua freddezza nel gestire la crisi.
È un testa a testa ma se da una parte il Presidente gode di molti consensi, basti pensare all’attivismo di Bill Clinton in questi ultimi giorni, dall’altra Romney si trova in una situazione in cui ha ormai usato tutto quanto aveva a sua disposizione.
Chi vincerà? Probabilmente Obama visto che Romney non è amato neanche dai repubblicani. Resta solo da vedere visto che ci possono sempre essere dei colpi di scena.
Ma queste sono previsioni. Domani il gran finale del più grande duello politico del mondo moderno.
 
Michele Soliani
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