Arriva «La Bibbia riveduta e scorretta»
Mercoledì 19 febbraio al Teatro di Pergine va in scena La Bibbia riveduta e scorretta
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Lo spettacolo La Bibbia riveduta e scorretta, che sarà di scena al Teatro di Pergine per la Stagione del Comune mercoledì 19 febbraio 2020 alle ore 20.45, ci catapulta nella Germania del 1455 quando Johann Gutenberg introduce la stampa a caratteri mobili creando l’editoria e inaugurando di fatto l’Età Moderna.
Conscio della portata rivoluzionaria di questa scoperta, Gutenberg sta per scegliere il primo titolo da stampare.
Al culmine della sua ansia da prestazione bussa alla porta della prima stamperia della storia un Signore. Anzi, il Signore. È proprio Dio che da millenni aspettava questo momento.
Dio si presenta con un’autobiografia manu-scolpita di suo pugno su lastre di pietra e chiede a Gutenberg di pubblicarla con l’intento di diffonderla in tutte le case del mondo e diventare così il più grande scrittore della storia.
Gutenberg, da bravo teutonico, è molto risoluto e sa bene cosa cerca il pubblico in un libro.
Cercherà quindi di trasformare, con ogni mezzo possibile, quello che lui considera un insieme di storie scollegate e bizzarre in un vero e proprio bestseller: La Bibbia.
Tra discussioni infinite, riscritture e un continuo braccio di ferro tra autore ed editore, nella tipografia prenderanno vita le vicende più incredibili dell’Antico e Nuovo Testamento, le parti scartate e tutta la Verità sulla Creazione del mondo, finalmente nella versione senza censure.
Gli Oblivion sono i cinque miracolati dalla banda larga, i cinque punti del governo del cantare, i cinque anelli delle obliviadi, i cinque gradi di separazione fra Tito Schipa e Fabri Fibra, i cinque madrigalisti post-moderni.
Per anni hanno fatto Musical per amore del Musical e per mangiare col Musical.
Sognavano di morire per amore e nel frattempo stavano morendo di fame.
Gli Oblivion hanno un sacco di maestri fra cui il Quartetto Cetra, Rodolfo De Angelis, Giorgio Gaber, i Monty Python.
In realtà non hanno mai incontrato nessuno di questi maestri i quali, sicuramente, negherebbero di conoscerli.
Gli Oblivion giocano con la musica e il teatro. Sono un OGM che svaria tra nostalgia e modernità, tra giocoleria e cabaret, tra intrattenimento leggero e satira di costume, tra Bologna e Trieste, tra il dire e il fare, tra moglie e marito, tra virgolette, tra feltro e feltro, tra l'altro.
Per la prima volta gli Oblivion si mettono alla prova — senza che nessuno glielo abbia chiesto — con un vero e proprio musical comico.
Un nuovo irresistibile show «Oblivionescamente» dissacrante che lascerà il pubblico senza fiato. Una Bibbia riveduta e scorretta.