Ecco come nasce una nuova realtà – Di Nadia Clementi
Parliamo di due donne che hanno lottato per i propri sogni, Claudia e Cristiana
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Altre volte in questa rubrica ci siamo occupati di occupazione al femminile; abbiamo intervistato ed incontrato donne che hanno lottato per inseguire i proprio sogni, altre che solo dopo una vita di sacrifici sono riuscite a conquistare il lavoro che desideravano, altre ancora che hanno cambiato vita lasciando il famigerato posto fisso per inseguire un’avventura, una pazzia direbbe qualcuno, che però ha portato solo soddisfazioni.
Ci piace, quando possibile, parlare di belle storie e tutti noi giornalisti vorremmo solo dare buone notizie, ma, ahimè, il mondo di oggi non è così semplice e saremmo ciechi a voler ignorare la dilagante disoccupazione e l’estrema difficoltà con cui i giovani, e in particolare le donne, trovano un lavoro.
Ma quando poi arriva un'occupazione inizia la salita: tra contratti al limite dello sfruttamento, lavori sottopagati e per cui si è «troppo qualificati», pagamenti in voucher (oppure solo promessi e mai arrivati), stage infiniti e si è ancora considerati tirocinanti fino e oltre i 30 anni.
Qualcuno allora comincia a pensare di mettersi in proprio. Anche qui il rischio è quello di addentrarsi in una giungla intricata completamente soli.
Superato lo smarrimento iniziale si deve lottare per rimanere a galla, ma c’è chi giura che per nulla al mondo tornerebbe indietro, che la flessibilità e la libertà vera non si scambiano con niente al mondo.
Con la storia di oggi vogliamo parlare proprio di questo, di due donne che hanno deciso di reinventarsi affrontando una nuova sfida; donne già impegnate professionalmente, esperte nel proprio settore che hanno pensato, insieme, di investire le loro conoscenze in un mercato: quello della vendita diretta tra privati, che potrebbe sembrare sfavorevole o complicato da raggiungere, ma ad oggi i colossi - come un esempio tra tanti è la Folletto - dimostrano essere invece un mercato in continua crescita, addirittura in controtendenza con il mercato generale.
Ma andiamo con ordine facendo per prima cosa la conoscenza delle nostre protagoniste: si tratta di Claudia Cuozzo e Cristiana Filippi. Entrambe professioniste affermate ma con quel desiderio vivido di creare qualcosa di speciale, una loro «creatura».
Claudia lavorava nell’azienda del marito, all’interno della quale svolgeva il ruolo di credit manager. Un lavoro che dava tante soddisfazioni, ma sicuramente per nulla creativo.
L’indole di Claudia è un’altra, ma come per tante altre donne, madri e mogli, l’azienda di famiglia è una causa comune alla quale ci si dà con dedizione, rimane comunque accesa quella fiamma che brucia dentro, e cioè la propria realizzazione personale.
Oggi i due figli di Claudia sono cresciuti e si è riaperto quel cassetto, magari un po' impolverato, dove ci sono i sogni lasciati in sospeso per dedicarsi al mestiere più bello, e più difficile del mondo, quello di madre.
Claudia però non ha mai cercato un passatempo qualunque, non si accontenta di un corso di pilates o un laboratorio di creatività, per Claudia è importante l’indipendenza economica e mettere a frutto la propria creatività.
Ed è qui che Cristiana Filippi entra nella vita di Claudia, e viceversa ovviamente, perchè il loro è un legame di amicizia ma anche di salda complicità professionale.
Cristiana lavorava in uno studio dentistico, ma parallelamente e da ben nove anni svolgeva un secondo lavoro di vendita diretta su consulenza personalizzata.
Ma cosa significa consulenza personalizzata? Molti non sapranno di cosa si tratta, ma è una formula nata negli Stati Uniti che si è poi espansa anche in altri paesi.
L’idea è semplice e nasce in primo luogo dal passaparola, e punta al rapporto umano che va a consolidarsi tra le mura domestiche, una serata tra amiche. Un consiglio sincero e mirato, scaturito dall’intimità che si crea davanti a una calda tazza di tè ed una chiacchierata in tutto relax, con l’aggiunta della presentazione di un prodotto unico e personalizzato in base alla soggettività delle presenti.
La formula è un successo, le donne si fidano dei commenti delle amiche più di ogni campagna pubblicitaria e i prodotti cominciano a girare direttamente nei salotti di milioni di donne.
Cristiana e Claudia, in parole povere, hanno visto in questo metodo una grande opportunità. Mancava solo un ultimo tassello, non meno importante, scegliere un partner che producesse qualità, design unico e con la mente aperta alla novità. Ed ecco che entra in gioco Athena gioielli di Silvio Muratori .
In un primo momento c’è stata un po’di titubanza. Effettivamente Athena ha all’attivo più di 400 gioiellerie in Italia che distribuiscono il prodotto; diciamo che il signor Muratori poteva già ritenersi soddisfatto del suo mercato e degli obbiettivi raggiunti, ma quando c’è magia, quando anime sognatrici si incontrano non può che nascere un qualcosa di meraviglioso.
Nasce così «Deva Luce d’argento», una nuova realtà italiana nel mondo del commercio, la realtà di Claudia e Cristiana che propone gioielli in argento, unici, bellissimi e sui quali le due donne ci mettono la faccia.
Questa nuova realtà aziendale, tutta al femminile, è stata presentata il 23 ottobre a Trento presso il Western Quid Hotel, ed è stato allora che abbiamo incontrato le due fondatrici, alle quali abbiamo posto qualche domanda per conoscere meglio la loro idea.
Innanzitutto complimenti per la vostra nuova attività! Come donne e come imprenditrici qual è stato il motore che vi ha fatto fare questa scelta, coraggiosa certo, ma difficile?
Cristiana: «Nulla per cui valga la pena di spendersi è semplice, ma la passione è stata il nostro motore, la passione per i gioielli, non potremmo vendere altro!»
Quali sono state finora le maggiori soddisfazioni di questo nuovo lavoro? Quali invece le difficoltà?
Cristiana e Claudia: «Le soddisfazioni sono molte, la prima che possiamo notare sul momento è il grande riscontro del giorno dell’inaugurazione, oltre ogni più rosea aspettativa, le amiche, clienti, famiglia, tutte le presenti sono intervenute perché abbiamo lasciato in loro qualcosa di bello, ci hanno dato il loro sostegno ed è una soddisfazione immensa.
«Le difficoltà di contro, in particolar modo nei nuovi contatti è ottenere il rispetto che merita un lavoro, noi portiamo direttamente nelle case professionalità ed un prodotto unico, riteniamo di dare un valore aggiunto alla classica vendita.»
Il lavoro è uno dei temi più caldi degli ultimi anni e a pagarne le spese sono i giovani e soprattutto le donne. La libera professione e il cosiddetto «salto nel vuoto» sono un’opzione ancora valida?
Claudia: «Nel nostro caso specifico possiamo escludere il termine salto nel vuoto perché si tratta di un lavoro meritocratico e che non richiede nessun investimento in denaro. Se fai guadagni, ma se non fai non ottieni nulla, se non buona volontà e capacità organizzative. Dunque bisogna investire al meglio nelle proprie competenze per ottenere grandi soddisfazioni personali.»
Parlateci ora dei prodotti che proponete e soprattutto della modalità di «consulenza privata»: una realtà di vendita davvero affascinante.
Cristiana: «È vero, è davvero affascinante, in primo luogo perché entri in gioco tu in prima persona, e solo se sei davvero preparata e corretta rientrerai la prossima volta nella stessa casa.
«Se entro ripetutamente nelle case delle mie clienti, ora amiche da ben nove anni, sono quindi certa di aver svolto un buon lavoro.
«In parole semplici da un contatto ne nasce sempre un altro, se ho soddisfatto le aspettative della mia cliente, sarà lei stessa a parlare bene di me.
Credo sia necessario inoltre avere uno spiccato gusto estetico e sensibilità nel capire chi si ha di fronte, e direi che il legame è consolidato.»
Spiegateci come funziona il processo: scegliete voi i gioielli o vengono realizzati apposta per Deva? Qual è il tipo di donna e uomo a cui si ispirano?
Cristiana: «La realizzazione dei gioielli nasce dalla mano esperta del Sig. Muratori, il quale a fronte delle nostre indicazioni di gusto e di mercato esprime la sua incredibile creatività. I gioielli di Deva sono decisamente su misura alla nostra idea di bellezza.
«L’uomo e la donna a cui ci ispiriamo sono anticonvenzionali, personalità che si distinguono dall’omologazione e che sappiano scegliere un gioiello che rifletta la loro personalità.»
Deva può essere un’occasione di lavoro?
«Claudia: Assolutamente sì. Come anticipavo prima, è un lavoro meritocratico. E per il nostro modo di vedere le cose, tutti i lavori dovrebbero esserlo: vivremmo tutti in un mondo migliore.
«A parte le massime, io e Cristiana siamo sempre disponibili e raggiungibili. Basterà collegarsi al nostro sito www.devagioielli.it e lasciare i dati nella sezione contattaci, le porte di Deva sono aperte a tutte quelle persone che come noi amano i gioielli.»
Nadia Clementi - [email protected]
Cristiana Filippi - [email protected]
Claudia Cuozzo - [email protected]