Quei vini sinceri di Zigante – Di Giuseppe Casagrande
Dal bisnonno Giovanni, bottaio, al papà Duilio, al figlio Denis. Dall'entroterra istriano ecco alcune «chicche»: la Malvasia, il Rosé, il Teran, i Moscati e le bollicine
Duilio Zigante conversa piacevolmente all'ombra di un gelso gigantesco - Foto Renato Malaman.
L'Istria è per antica vocazione terra di grandi oli e di grandi vini. Tra i produttori più famosi ed affermati una citazione particolare merita sicuramente la famiglia Zigante.
Famiglia conosciuta in tutto il mondo grazie soprattutto al tartufo pregiato istriano di Livade e del bosco di Montona.
Ma in questa sede non è di Gianfranco Zigante, il re dei tartufi, che voglio parlare, ma del fratello Duilio, patron della Winery Zigante di Kostajnica (Castagna) e del figlio, l'enologo Denis Zigante, che da alcuni anni segue con passione l'azienda agricola della famiglia.
Azienda che si avvale anche della consulenza del preside emerito dell'Istituto Agrario di San Michele all'Adige prof. Francesco Spagnolli che a Grisignana e a Castagna è di casa condividendo la passione per la caccia.
Duilio Zigante, patron della Winery istriana di Kostajnica - Il figlio Denis Zigante mentre spilla il Teran.
Fondata dai Romani, qui passava l'antica Via Flavia: da Aquileia alla Grecia
Prima di parlare, però, dei vini della Winery Zigante consentitemi una digressione sulla località dove sorge la cantina. Castagna (Kostajnica) è una minuscola frazione del comune di Grisignana (Grožnjan). Fondata dai Romani (qui passava l'antica Via Flavia, costruita dall'imperatore Vespasiano, che collegava Aquileia e Tergeste, l'odierna Trieste, con la Dalmazia e la Grecia), Castagna visse momenti di splendore anche per il fatto che, affacciandosi sulla valle del fiume Quieto, i suoi abitanti (mitici «battellieri») erano richiestissimi soprattutto dalla Serenissima Repubblica di Venezia che dal bosco di Montona (il bosco di San Marco) trasportavano su barche e chiatte il legname e altre merci fino alla foce di Antenal dove il mare Adriatico accoglie il fiume Quieto in un'ampia insenatura riparata dai venti.
La cantina Zigante sulle colline che s'affacciano sulla valle del fiume Quieto.
La storia di Castagna è intimamente legata al fiume Quieto (Mirna)
Abitata fin dall'antichità, la storia di Castagna è intimamente legata al fiume Quieto (Mirna) che nasce a Cottole (Kotli) a due passi da Hum (Colmo), la città la più piccola del mondo (20 abitanti, il giorno della mia visita) che conserva l'antico privilegio di città fortezza in virtù della sua splendida cinta muraria, del portone d'ingresso, del castello, della chiesa e della torre campanaria. Oggi è una delle frazioni del comune di Pinguente (Buzet), sede, ai tempi della Serenissima, del potere della Repubblica di Venezia nell'entroterra istriano.
Duilio Zigante.
I mitici «battellieri» della Serenissima Repubblica di Venezia
Il fiume Quieto era navigabile fino al secolo scorso e ai tempi della Serenissima Repubblica di Venezia i mitici «battellieri» con le loro imbarcazioni, trainate in periodi di secca con le funi tirate dai buoi, salivano fino a Pinguente e scendevano lungo il corso del fiume fino alla foce, Antenal, trasportando legna, vino, olio, grano e altre mercanzie. L’ultimo «battelliere» di Castagna fu Antonio Mian, la cui imbarcazione del peso di 100 quintali e dotata di una grande vela, come ricorda Romano Farina nei suoi «Itinerari istriani», si arenò per sempre nelle vicinanze del porticciolo del paesino, Bastia. Altri «battellieri» della zona furono gli Antonelli, i Filiputti, i Calcina, i Saule, i Baldini. Tra le due Guerre mondiali erano otto i battelli in attività che prestavano servizio.
Il Rosé Aurora Zigante da uve Teran.
Oggi Castagna è famosa per i suoi vini, per l'olio d'oliva e per i tartufi
Oggi Castagna è famosa soprattutto per l'olio d'oliva, i tartufi e per il vino. In particolare la famiglia Zigante, famiglia legata al mondo del vino da un'antica tradizione visto che il bisnonno Giovanni, bottaio ante litteram, realizzava con maestria le proprie botti e vi conservava il vino di casa. Grazie a queste esperienze e alle nuove tecnologie in cantina, Duilio e Denis Zigante oggi propongono al mercato una gamma di vini di alto pregio: dalla Malvasia (regina dei vini istriani) al Teran (vino simbolo della zona), dal Cabernet Sauvignon al Rosè Aurora (da uve Teran), dal Moscato Giallo al Moscato Rosa. Le ultime novità, visto il boom delle bollicine (Prosecco docet) sono due spumanti metodo classico: il Pjenusac Vero Blanc (un blend di Malvasie) e il Pjenusac Vero Rosè (un blend di Teran e Marzemino). Piacevolissimi entrambi, al pari degli altri vini.
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Giuseppe Casagrande - [email protected]
Lo scultore Marino Jugovac mostra alcune botti da lui dipinte.