Cgil del Trentino sulla violenza contro le donne

«E' un fenomeno grave che va contrastato anche sui luoghi di lavoro»

Più di 600 donne lo scorso anno in Trentino sono state vittime di violenza. Nel 4 per cento di questi casi l'autore era il proprio datore di lavoro.
Una percentuale ridotta, rispetto alla complessità del fenomeno, che però non va né sottovalutato né taciuto, che, anzi, va affrontato con fermezza, con una presa di responsabilità anche dalle organizzazioni sindacali, perché la violenza contro le donne si può arrestare soprattutto mettendo in campo buone pratiche, facendo prevenzione e cultura del rispetto delle differenze, anche sui luoghi di lavoro.
Nella giornata internazionale contro la violenza delle donne la Cgil del Trentino si aggiunge alle voci di quanti condannano con fermezza questo grave fenomeno.
 
«Non è facile far emergere i casi di violenza e molestia contro le donne – ammette Claudia Loro, responsabile delle politiche di genere per la Cgil del Trentino –. Sui luoghi di lavoro è ancora più difficile perché in molti casi le donne subiscono intimidazioni e ricatti sessuali ai fini di un'assunzione o di una promozione. Un fenomeno limitato, ma comunque inaccettabile che va assolutamente condannato e prevenuto.»
Le donne stanno acquisendo sempre maggiore consapevolezza del diritto al rispetto di se stesse, una sempre maggiore intolleranza verso questi atteggiamenti anche se denunciare in molti casi questo si traduce in una perdita del proprio lavoro.
Per la Cgil del Trentino il sindacato, può e deve dare un contributo più forte per affermare il rispetto delle lavoratrici, a sostenere quante decidono di opporsi a questa logica per contrastare ogni forma di violenza di genere anche sul lavoro