Europei: Grande Tania Cagnotto, argento dai 3 metri

Ora può vantarsi di essere salita sul podio di tutte le discipline europee; trampolini 1 e 3 metri, piattaforma, sincro trampolino e sincro piattaforma

Foto di D.Montano e P.Mesiano/Deepbluemedia.eu.
 
Tania Cagnotto è d'argento nel trampolino 3 metri, conquistando la terza medaglia europea a Berlino, ma lascia qualche punto di recriminazione sull'ultimo tuffo, quando tutti assaporavano una storica tripletta.
La 29enne tuffatrice bolzanina – tesserata per Fiamme Gialle e Bolzano Nuoto ed allenata dal padre-cittì Giorgio Cagnotto e dal tecnico federale Oscar Bertone – centra tutti gli obiettivi dopo l'oro nel metro e nel sincro trampolino con Francesca Dallapè e infrange anche l'ultimo tabù: non aveva mai conquistato la medaglia nel trampolino 3 metri ai campionati europei che raccolgono tutte le discipline acquatiche, ma solo a quelli di specialità.
 
Ora può vantarsi di essere salita sul podio di tutte le discipline europee; trampolini 1 e 3 metri, piattaforma, sincro trampolino e sincro piattaforma.
Una storia straordinaria che Tania Cagnotto continuerà a scrivere fino ai Giochi di Rio de Janeiro dove proverà a conquistare l'unica medaglia che ancora le manca: quella olimpica e solo per una questione beffarda di centesimi.
Nella finale del trampolino 3m alla Schwimm-und Sprungalle di Berlino, che chiude la 32esima edizione europea, l'azzurra totalizza 318.25 punti; 4.55 in meno della russa Nadezhda Bazhina e 4.90 in più della tedesca Nora Subchinski.
 
Tania è sincera e obiettiva nel giudicarsi.
«Sbagliare il mio tuffo migliore mi dà fastidio ma se faccio il bilancio sono strafelice. È stato un bellissimo europeo perché ho vinto medaglie in tutte le gare e perché ci sono arrivata così bene fisicamente. Certo, il terzo oro ci poteva stare ma diciamo che un po’ me lo sentivo.
«Non ero sicura come al solito, avevo una sensazione strana e nel salto ho perso un po’ l’orientamento. Per la verità ho sporcato un po’ anche il secondo, il triplo e mezzo avanti, ma quello è il più difficile che ho ed ogni tanto mi capita di sbagliarlo.
«L’ultimo, invece, il doppio e mezzo rovesciato, è proprio il mio. Adesso mi faccio un po’ di vacanze, tutto relax e poi comincio a lavorare per i mondiali di Kazan.»
 
Il papà e commissario tecnico azzurro Giorgio Cagnotto è soddisfatto.
«Questa gara non ci deve demoralizzare. Portiamo a casa quattro medaglie, due d’oro e due d’argento. Adesso mettiamo la macchina ai box e in autunno riprendiamo con la preparazione fisica e tecnica.
«Guardiamo a Kazan con molta attenzione e particolare ambizione.»
E sulla gara di Tania aggiunge. «Ha sporcato il secondo e ancora più grave è stato l’errore finale. Ho visto un leggero contraccolpo mentre si staccava dalla tavola. Ha fatto il tuffo in emergenza.
«Peccato, perché bastava farlo da 60 punti per vincere. Ma nei tuffi tutti possono sbagliare. Oggi si sono visti tanti errori da parte di molti, nei preliminari e in finale.»