Il Vinitaly secondo Mellarini: «Ho percepito segnali di ottimismo»
Oltre 11 mila visitatori allo stand istituzionale del Trentino
Vini del Trentino promossi nella
cinque giorni veronese del Vinitaly 2011. A testimoniarlo
l'interesse di operatori italiani e buyer stranieri che hanno
affollato lo stand istituzionale con ben 11 mila presenze.
Molto apprezzato dal pubblico Trentodoc (al
centro dello stand insieme a Trentino Grappa),
protagonista anche nell'area Sparkling Italy, dove è stato
posto a diretto confronto le maggiori etichette di spumanti.
«Siamo molto soddisfatti del bilancio finale di questa edizione
2011 di Vinitaly - ha detto l'assessore provinciale
all'agricoltura, foreste, turismo e promozione Tiziano Mellarini,
presente a Verona nei giorni di giovedì e venerdì. - Anche
quest'anno abbiamo saputo proporre un prodotto di alta qualità e
dall'ampia gamma, confermando l'ottimo lavoro dei vitivinicoltori
trentini».
Anche l'assessore ha trovato, come noi, un clima improntato a
maggiore ottimismo rispetto allo scorso anno.
«Nel costante monitoraggio della situazione a livello provinciale e
nei colloqui con i produttori - ha detto - ho ravvisato maggiore
serenità riguardo al futuro e la voglia di uscire dal periodo di
stallo, puntando su qualità e genuinità del prodotto.
Mellarini ha lanciato anche il concetto di «vino di montagna».
«Si tratta di un messaggio forte, che traccia un percorso
significativo per il futuro di questo settore. - Ha dichiarato. -
In pratica intendiamo creare una solida sinergia tra peculiarità
importanti della nostra terra, il vino e la montagna. Montagna
intesa come ambiente, come situazioni climatiche, ma anche come
modo di vivere, che ci trasmette valori come la freschezza, la
genuinità e l'amore per il territorio.»
«In questo contesto - ha aggiunto - il Trentino, con i suoi oltre
10 mila ettari di vigneto suddivisi in più di 80 mila particelle ed
una produzione di 1milione e 200 mila quintali di uva e 800 mila
ettolitri circa, rappresenta l'area di viticoltura di montagna
(così come classificata dall'UE) più importante d'Italia e
d'Europa.
«Si tratta di un'opportunità da sfruttare creando una nostra
propria tipologia di vino di montagna, che abbia nella
qualità e nel legame con l'ambiente i suoi tratti distintivi.»
L'idea di fondo è quella di legare ad un brand vincente come quello
della montagna (si riferisce alla forza promozionale delle Dolomiti
Patrimonio dell'Umanità) un prodotto che ha bisogno sempre più di
nuove e forti portanti.
«In futuro, - ha ricordato - grazie ai mutamenti climatici in atto,
il recupero alla viticoltura, come peraltro era in passato, di
terreni a quote oltre gli 800 metri, potrà offrire ai nostri
agricoltori interessanti opportunità di coltivazione di vitigni
come il Silvaner, il Riesling, il Traminer, il Moscato, ma anche di
alcuni incroci interspecifici. Si tratta insomma di caratterizzare
il prodotto sulle peculiarità di questa terra, sviluppando una vera
e propria tipologia di vino di montagna che abbia tratti
originali, esclusivi e riconoscibili. Questo anche grazie
all'appoggio e alla collaborazione con la Fondazione Mach.
L'assessore si è espresso anche sullo stand unificato progettato
dall'architetto Michelangelo Lupo. Il suo parere è distante dal
nostro (vedi
articolo).
«Lupo ha inteso identificare la nostra provincia con i valori
dell'efficacia e della sobrietà, - ha dichiarato Mellarini. -
attraverso l'uso del legno come elemento identitario del
territorio, colori coerenti con quelli del marchio Trentino nonché
il simbolo grafico che richiama le cime dolomitiche legato ai
nostri vini autoctoni.
«Il tutto valorizzato ulteriormente dall'area istituzionale e da
quella dell'enoteca provinciale di Palazzo Roccabruna, che hanno
ricevuto significativi riconoscimenti per la loro eleganza e
funzionalità.»
L'assessore Mellarini si dice certo che l'idea sia piaciuta.
«Gli espositori si sono detti tutti soddisfatti, - ha affermato - e
sono sicuro che il prossimo anno aderiranno all'iniziativa anche
coloro che quest'anno non vi hanno partecipato. Accanto a questo
aspetto abbiamo dimostrato di essere all'avanguardia dal punto di
vista degli strumenti promozionali.»
Su questo siamo d'accordo anche noi, a partire dal workshop del
giovedì con i buyer stranieri, che ha riscosso grande attenzione,
confermando la ripresa dei mercati esteri.
E della copertura wireless, utilissimo soprattutto per la
stampa.
«Passando agli aspetti più tecnologici, - ha concluso - tutta
l'area istituzionale di 400 metri quadrati era coperta da una rete
wireless, così da offrire un momento di relax a tutti i wine
blogger ed aprire il mondo del vino trentino alle nuove tecnologie
e agli strumenti di informazione e promozione emergenti, con la
diretta su Facebook e l'applicazione delle Strade del Vino e dei
Sapori del Trentino, GustoTrentino, per l'I-Phone.»