Trento è nella rete delle città Unbroken promossa da Leopoli
Sabato a palazzo Geremia la firma del memorandum con il sindaco Andriy Sadovyi
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Anche Trento aderisce alla rete Unbroken, il progetto promosso dalla città di Leopoli con il sostegno del Ministero della Sanità ucraino e con la collaborazione dell'associazione di primo soccorso per supportare la costruzione di un centro unico di riabilitazione, che comprenda sia le strutture per la riabilitazione fisica che un centro per la salute mentale.
Al termine della cerimonia inaugurale di Trento Capitale europea e italiana del volontariato, il sindaco Franco Ianeselli ha accolto a Palazzo Geremia il sindaco di Leopoli Andriy Sadovyi per la firma del memorandum. Partner insieme a Leopoli, sono già Manchester e Liverpool nel Regno Unito, Aarhus in Danimarca e Würzburg in Germania tutte città che hanno subìto le conseguenze dei bombardamenti bellici e che credono nel potere della solidarietà globale, impegnandosi nel rispetto e nella protezione dei diritti umani e civili.
Come affermato dal primo cittadino ucraino, «sono molte le persone che dallo scoppio della guerra necessitano di una riabilitazione fisica e psicologica. I danni lasciati su di loro dal conflitto sono innumerevoli. A Leopoli stiamo cercando di realizzare due grandi obiettivi: ricostruire centri di assistenza e offrire la massima qualità. Pensare alle cose buone che ci aspettano nel futuro è infatti il solo modo per affrontare il presente».
«Sono molto contento di questa opportunità che arriva dalla candidatura per il titolo di Capitale – ha affermato il sindaco Ianeselli – una candidatura che per noi è da sempre stata stimolo per dare vita a una collaborazione con Leopoli. Anche la nostra città ha subito dei bombardamenti, vogliamo restare vicini ai luoghi che come noi desiderano rimanere unbroken».
I due sindaci hanno poi incontrato Antonella Valmorbida e Maurizio Camin, rispettivamente segretaria generale e membro del consiglio direttivo di Alda, European Association for Local Democracy, impegnata ad accompagnare la ricostruzione ucraina sostenendo una componente di vita democratica.
L’anno di Trento Capitale europea e italiana del volontariato offre infatti l’opportunità per collaborare all’apertura di una nuova agenzia locale che accompagni la popolazione ucraina verso la pace.
Le agenzie si impegnano infatti in una serie di azioni, tra cui rientrano cooperazione e promozione della coesione nel territorio, ma anche volontariato e relazione tra partner europei.
«Per ricostruire – ha affermato il sindaco Ianeselli – è importante sostenere la democrazia partecipata che nasce dal basso con il supporto delle reti di cooperazione. Per noi essere Capitale del volontariato significa proprio questo».
Da parte sua, il sindaco di Leopoli ha ricordato gli innumerevoli danni provocati dalla guerra, i migliaia di cittadini ucraini che necessitano di protesi (realizzate in titanio a Leopoli con stampanti 3d), le madri, mogli e i figli che hanno visto partire al fronte un membro della propria famiglia, e ancora le tantissime persone che hanno subìto torture e non riescono più nemmeno a parlare.
«Leopoli ha accolto gli sfollati e si prende cura tanto della loro riabilitazione fisica quanto di quella psicologica, senza la quale qualsiasi guarigione risulterebbe impossibile».
«Condividiamo la nostra esperienza con le altre città ucraine – ha proseguito – ma anche con quelle europee. Il nostro obiettivo è infatti quello di coinvolgere i migliori architetti da tutto il mondo, perché nel ricostruire dobbiamo guardare al futuro con il desiderio di migliorarci».
Alda, costituita a Strasburgo trent’anni fa con l’idea di rafforzare la democrazia partecipativa, lavora in tutta Europa con le Amministrazioni comunali per promuovere il multipartenariato. Al momento sono 15 le agenzie che permettono ai partner europei e locali di collaborare per supportare i territori.
Alda lavora in Ucraina già da diversi anni e dopo lo scoppio del conflitto è da subito stata al fianco del Paese con le sue tre agenzie, distribuite a Mariupol, Nipro e Odessa.