Cavalese: accordo Provincia-Comune per la ricostruzione del teatro
Gilmozzi: «Attraverso la valorizzazione del patrimonio immobiliare riusciamo a finanziare opere pubbliche»
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Riqualificare il polo teatrale e congressuale di Cavalese valorizzando nel contempo il patrimonio pubblico.
È questo l’obiettivo di uno schema di accordo tra la Provincia e il Comune di Cavalese, approvato ieri dalla Giunta provinciale su proposta dell’assessore Mauro Gilmozzi, e oggi dal Comune.
In concreto l’accordo prevede che la Provincia, attraverso Patrimonio del Trentino Spa, finanzi i costi di ricostruzione del teatro del centro fiemmese, distrutto nel 2013 da un incendio, stimati in circa 5 milioni di euro, di cui solo una parte coperti dall'assicurazione.
L’intento è quello di recuperare il teatro e di creare, con il limitrofo Palacongressi, un polo culturale di riferimento per l’intero territorio.
Il Comune di Cavalese si impegna ad una rapida approvazione di una variante al Piano regolatore generale per l’area «Pra del Tini» al fine di una sua riqualificazione urbanistica, che sarà finanziata da Patrimonio del Trentino, con la realizzazione di un parcheggio e di una rotatoria a completamento della viabilità ordinaria della zona.
In cambio il Comune cederà alla Provincia l’immobile della Caserma dei Carabinieri di Cavalese che sarà successivamente al centro di un ulteriore accordo con lo Stato.
Oggi a Cavalese si è tenuta la conferenza stampa di presentazione dell'accordo alla quale hanno partecipato l'assessore provinciale Mauro Gilmozzi, il sindaco Silvano Welponer e il presidente del Patrimonio del Trentino Giovanni Paolo Bortolotti.
«Questa operazione – ha spiegato l'assessore Gilmozzi – è in linea con quanto approvato dalla legge di bilancio 2017, che prevede di utilizzare come strumento di pagamento il patrimonio immobiliare, dandone una destinazione specifica.
«Come stiamo già sperimentando, anche in altre zone del Trentino, il patrimonio immobiliare diventa così strategia di finanziamento delle opere pubbliche.»
«Si tratta di un traguardo importante per l'intera comunità, – ha sottolineato il sindaco Silvano Welponer. – Questo accordo è nato dalla capacità di fare sinergia tra enti e dalla volontà di ricostruire alcune strutture che riteniamo strategiche per Cavalese.
«L'accordo con la Provincia ci permetterà in particolare la costruzione di tre opere: il teatro, il parcheggio e di un viale che consentirà il collegamento del centro storico con il parco della Pieve.
«Lo strumento messo in atto ci ha consentito di avere maggiore agilità e di offrire alla collettività dei servizi che altrimenti non sarebbero stati realizzati.
«Il comune ora avrà il compito di fare da regia nella realizzazione delle opere previste.»
«La convergenza di interessi fra Comune e Provincia – ha commentato l'assessore Gilmozzi – ci ha permesso di trovare un accordo di grande valore strategico per entrambe le parti.
«Con questo accordo abbiamo messo in campo un intervento che, tenendo conto dell'impatto finanziario, in una logica di recupero e riutilizzo del patrimonio immobiliare pubblico, che ci consentirà di migliorare la qualità della vita dei residenti ed in generale dell'insediamento urbano dell'abitato di Cavalese.
«Si tratta di uno strumento – ha aggiunto – con cui avremo sempre più a che fare in futuro e che può funzionare solo se vi è estrema chiarezza sui ruoli e sulle responsabilità, nell'ambito di una programmazione urbanistica certa.
«Il nostro impegno – ha detto Gilmozzi – va da anni nella direzione della valorizzazione delle risorse territoriali e del paesaggio, cercando le modalità più idonee per garantire la sostenibilità economica e finanziaria degli interventi.»
L'operazione è effettuata attraverso un braccio operativo della Provincia che è Patrimonio del Trentino.
«L'accordo ci permette non solo di valorizzare dei beni immobili – ha spiegato il presidente di Patrimonio del Trentino Giovanni Paolo Bortolotti – ma anche di dare impulso all'economia. Lo strumento utilizzato per l'operazione si sta dimostrando efficace in quanto permette di velocizzare i tempi.»