Grandi nomi di teatro e TV nella Stagione teatrale di Lavis
Otto le proposte in calendario, di cui cinque in abbonamento. Organizzano l’Amministrazione comunale e il Coordinamento Teatrale Trentino
Basta dare un’occhiata alla copertina della brochure che ne illustra il calendario, per capire che i protagonisti della Stagione Teatrale 2019/2020 in programma a Lavis saranno di primissimo piano: Riccardo Rossi, Flavio Insinna, Debora Villa, Simone Cristicchi.
«Sono attrici e attori italiani, ma di fama internazionale - scrive nel suo intervento di presentazione l’assessora alla Cultura Caterina Pasolli - tutti spettacoli, anche quelli leggeri, che portano un messaggio più o meno importante. Speriamo di far passare al nostro pubblico qualche ora di intrattenimento, in modo da far dimenticare i problemi di tutti i giorni, ma il nostro vero obiettivo è un altro: lasciare a chi esce dal Teatro qualcosa di positivo a cui pensare, nel tragitto verso casa, lungo le vie di Lavis.»
Dopo aver invitato, venerdì scorso, a riflettere sulla condizione femminile con lo spettacolo «Il canto di penelope» collegato alla Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, la Stagione entrerà nel vivo giovedì 28 novembre ospitando Riccardo Rossi, attore, drammaturgo e noto personaggio televisivo, con «W le donne - Tutte le donne della nostra vita», un monologo che va oltre l’intrattenimento raccontando, con sentimento, varie figure femminili.
Domenica 1 dicembre sarà invece a Lavis un autentico big della scena televisiva nazionale, Flavio Insinna, che arriverà al Teatro Auditorium con «La macchina della felicità», uno spettacolo ricco di comicità, di racconti e di canzoni eseguite dal vivo da una band di sei elementi.
Venerdì 6 dicembre potremo correre con la memoria al drammatico 3 febbraio di 21 anni fa con «Ciò che non si può dire - Il racconto del Cermis» una scrittura teatrale di Pino Loperfido interpretata da Mario Cagol per la regia di Mirko Corradini.
Un cocktail di piccole e grandi illusioni sarà proposto al pubblico (fuori abbonamento) venerdì 27 dicembre da Paladino e dal suo spettacolo di «Fantasie magiche» e la Stagione proseguirà sabato 18 gennaio 2020 con «Gli uomini vengono da Marte, le donne da Venere», adattamento teatrale del libro più celebre dello psicologo statunitense John Gray.
Un’esilarante terapia di gruppo collettiva, portata in scena per la prima volta in assoluto una donna: la simpatica attrice Debora Villa.
Dopo aver dato spazio venerdì 24 gennaio ai temi legati alla Giornata della Memoria con il reading musicale «Il violino di Auschwitz», la Stagione Teatrale si concluderà a Lavis domenica 16 febbraio con l’attesa presenza di Simone Cristicchi che farà conoscere al pubblico una pagina particolarmente dolorosa della storia d’Italia con «Esodo - Racconto per voce, parole ed immagini», che fa riferimento a quando, all’indomani del Trattato di pace del 1947, l’Italia perse vasti territori dell’Istria e circa 300 mila persone scelsero di lasciare le loro terre natali.
Abbonamenti ancora in vendita per qualche giorno presso gli sportelli delle Casse Rurali del Trentino.
Il costo della tessera che darà il diritto ad assistere a 5 spettacoli è di 60 euro, ma i ragazzi under 20 e gli universitari possono spendere la metà.
L’omaggio di Riccardo Rossi a «tutte le donne della nostra vita»
Giovedì 28 novembre la Stagione in abbonamento partirà dunque «alla grande» portando sul palcoscenico del Teatro Auditorium lavisano Riccardo Rossi, interprete di uno spettacolo scritto con Alberto Di Risio: «W le donne – Tutte le donne della nostra vita».
«La donna – ci ricorda l’attore romano – è la prima persona che conosciamo al mondo. Maschi o femmine è uguale: è sempre lei il nostro primo incontro. Ma se le bambine crescendo diverranno sempre più “colleghe” della madre (prima o poi faranno un figlio anche loro) i maschi si ritroveranno per tutta la vita a fare i conti con “quell’essere” che li ha generati. Ma i ruoli nel corso degli anni cambieranno, dopo la madre conosceranno la tata, la sorella, la nonna, la maestra, la fidanzata, la moglie, la figlia e così via, senza dimenticare ovviamente la più temuta: la suocera! Grazie a tutti questi incontri con le donne nel corso della sua vita, all’uomo non resterà altro che fare l’unica cosa che non avrebbe mai voluto: crescere.»
In questo piacevole monologo, realizzato per la regia di Cristiano D’Alisera, Riccardo Rossi ci racconta tutti i dettagli di questo viaggio, con la piena consapevolezza della schiacciante superiorità della donna sull’uomo.
Ricordandoci che, come recita un aforisma dell’attore e scrittore statunitense Groucho Marx: «Gli uomini sono donne che non ce l’hanno fatta...».
Romano, classe 1962, Riccardo Rossi si è formato artisticamente alla scuola di Gigi Proietti ed è arrivato alla notorietà interpretando sul finire degli anni Ottanta il ruolo di Mazzocchi nel telefilm I ragazzi della 3ª C.
Ha preso parte a noti programmi televisivo quali Non è la RAI, Forum e Buona Domenica.
Ha condotto Nessundorma su Rai 2 al fianco di Paola Cortellesi e ha realizzato i collegamenti esterni a Quelli che il calcio.
Ha scritto e interpretato i monologhi teatrali Pagine Rossi e La più bella serata della vostra vita. A partire dallo scorso ottobre conduce Battute? nella seconda serata di Rai 2.
Nella sua recensione di «W le donne» scrive Franco Cordelli su «Corriere.it»: «Riccardo Rossi non si nega al sentimento. Senza arrivare alla commozione, chiude spesso i suoi numeri, travestiti da capitoli d’una storia, con una battuta o un quasi impercettibile movimento che trasforma di colpo la risata, in quell’istante appena cominciata, in un assenso, in un plauso, nel riconoscimento di una verità umana e dolce.»
Giovedì 28 novembre il sipario del Teatro Auditorium di Lavis si alzerà su «W le donne - Tutte le donne della nostra vita» alle ore 21.00.