Uccisi due soldati italiani in Afghanistan
Feriti gravemente alle gambe altri due, tra i quali una donna
Due dei nostri ragazzi impegnati
nell'operazione militare di pace in Afghanistan sono stati uccisi
in un attentato e altri due, tra i quali una donna, sono stati
gravemente feriti alle gambe.
Erano in missione nella zona di Herat, quando una bomba è esplosa
sul blindato di testa di una colonna di decine di automezzi
militari. All'interno c'erano i nostri ragazzi.
Si tratta del sergente Massimiliano Ramadù, 33enne di Velletri e
del caporalmaggiore Luigi Pascazio, 25enne, della provincia di
Bari.
I feriti sono la caporale Cristina Buonacucina, 27ennedi Foligno, e
il caporalmaggiore Gianfranco Scirè, 28enne della provincia di
Palermo.
I feriti sono stati portati d'urgenza nell'ospedale militare di
Herat. Le ferite sono gravi ma i ragazzi non sono in pericolo di
vita.
Le salme dei due caduti verranno portati a Roma mercoledì. Non
sappiamo quando i feriti potranno essere trasportati in Italia.
Sono 24 i soldati italiani caduti in Afghanistan dall'inizio delle
operazioni nel 2006, su un totale di circa 2.800 militari
attualmente impiegati in Afghanistan.
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Anche il presidente Dellai, in serata, ha diramato un comuncato per
esprimere il proprio dolore per i nostri ragazzi caduti e feriti in
Afghanistan.
Pubblichiamo volentieri il testo del messaggio, perché avevamo
l'impressione di essere i soli ad esprimerci in tal senso.
«Partecipiamo al cordoglio dell'intero Paese che perde in questo triste giorno altre giovani vite e ci stringiamo idealmente attorno ai molti altri che continuano la loro missione in un territorio così tormentato e per questo sempre più pericoloso.» |