Altri 40 profughi Eritrei sono accolti nel Centro di Marco

Lo Stato ha ripreso a distribuire gli immigrati politici in tutto il paese e la Provincia li sistemati nel centro della Protezione Civile Trentina

Sono arrivati questo pomeriggio al centro della Protezione civile di Marco, presso Rovereto, i profughi assegnati al Trentino dal Governo italiano nell’ambito delle misure di accoglienza poste in essere a livello nazionale dopo l’ultima, imponente ondata di sbarchi.
Il gruppo è composto da quaranta persone, 7 donne e 33 uomini. 39 di essi provengono dall’Eritrea e uno dall’Etiopia.
L’età è compresa fra i 18 e i 30 anni circa. Il loro stato di salute è buono.
L’accoglienza si è svolta regolarmente, secondo un protocollo ormai consolidato.
 
Nel pomeriggio al centro di Marco sono arrivati il commissario del Governo, prefetto Francesco Squarcina, e l’assessore provinciale alla protezione civile Tiziano Mellarini.
Presente all’incontro anche Pierluigi La Spada (nella foto in basso, con Mellarini e Squarcina), responsabile del Cinformi, il centro della Provincia autonoma di Trento rivolto agli immigrati, e alcuni mediatori culturali che hanno aiutato i profughi, approdati solo ieri a Lampedusa, dopo un lungo viaggio dall’Eritrea alle coste della Libia, durato in qualche caso anche mesi, ad ambientarsi e a esprimere le loro prime necessità.
 
«Sappiamo che avete alle spalle un’esperienza molto dura e difficile – ha detto Squarcina accogliendo il gruppo di profughi. – Adesso siete al sicuro.
«Cercheremo di venire incontro alle vostre esigenze e necessità – ha aggiunto Mellarini – partendo da quelle più immediate e urgenti, nella convinzione che qui potete trovare l'occasione di iniziare un percorso a cui tutti gli uomini hanno diritto.»
 
L’accoglienza di oggi avviene nel quadro di una convenzione in fase di definizione fra Provincia autonoma di Trento e Stato italiano tramite il Commissariato del Governo.
I costi di questa operazione umanitaria sono sostenuti dal Governo italiano.