«Patrimonio culturale, comunità e sviluppo locale»
Si svolgerà a Trento il 15-16 novembre negli spazi del MuSe e vedrà gli «Ecomusei» al centro delle strategie di sviluppo del Trentino e della sua autonomia
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«Gli otto Ecomusei operanti in provincia di Trento – ha spiegato Claudio Martinelli - intendono ampliare la propria funzione per inglobare un progetto complessivo di riconversione ecologica dell’economia. Questo significa fare tesoro dei tre principi costitutivi di queste realtà che si caratterizzano per l’attenzione al territorio, al patrimonio culturale e alla comunità. Ripartire dunque dall’ambiente nella consapevolezza che il Trentino potrà giocare delle carte importanti sul piano economico se saprà valorizzare alcuni fattori quali l’alleanza fra agricoltura, turismo, artigianato e innovazione. Non è del resto casuale la scelta di ospitare al Muse queste giornate di discussione, portando così all’interno di una grande istituzione museale le piccole realtà con le loro ricchezze e la loro biodiversità culturale.»
Questi argomenti saranno affrontati nel corso di una «due giorni» che gli Ecomusei trentini hanno promosso nelle sale del MuSe nelle giornate di sabato 15 e domenica 16 novembre 2014.
Si tratta di un’importante occasione di approfondimento dei temi che costituiscono la mission della rete degli Ecomusei, ovvero lo sviluppo locale, il coinvolgimento delle comunità e la possibilità di estendere e rafforzare la collaborazione tra i soggetti del territorio per lo sviluppo di nuovi strumenti e prospettive in grado di operare in modo concreto sulle realtà locali.
La sinergia attuata dai soggetti e dalle Istituzioni che hanno organizzato questa occasione di confronto rappresentano una prima e significativa testimonianza di quanto i temi proposti costituiscano le fondamenta per l’elaborazione di azioni trasversali, condivise e sostenibili a beneficio della comunità e dei singoli attori.
Ecomusei e sviluppo durevole, patrimonio culturale e sviluppo locale, ambiente e competitività: questi gli argomenti che saranno al centro di due seminari.
La prima giornata, in calendario sabato 15 novembre, rientra nel progetto formativo della Scuola di Comunità «Declinazioni al futuro» dedicato ai cambiamenti culturali, economici e sociali nel tempo della crisi.
La «Scuola di Comunità» è un Ente formativo promosso dalla Cooperazione trentina e dalle Acli che si rivolge direttamente ai cittadini per promuovere la cultura della partecipazione e della responsabilità.
Il seminario, dal titolo «Patrimonio culturale, comunità e sviluppo locale», vedrà anche la partecipazione di Hugues de Varine, storico e museologo francese, «padre» degli Ecomusei nel mondo e di Daniele Jalla, rappresentante italiano dell’Organizzazione Internazionale dei Musei.
Con la Scuola di Comunità gli Ecomusei trentini intendono avviare una collaborazione formativa permanente sui temi dello sviluppo locale durevole e sulle strategie territoriali per arginare la crisi.
Le riflessioni, presentate e discusse nella giornata di sabato, costituiranno la base dell’incontro previsto il giorno successivo, domenica 16 novembre, al quale sono invitati ad intervenire tutti i soggetti che condividono con gli Ecomusei un percorso di crescita e interazione con le realtà territoriali, soprattutto alla luce dell’instabile panorama socio-economico attuale.
La giornata sarà dedicata all’implementazione sulla «Nuova rete nazionale degli Ecomusei» per fare di queste strutture dei vettori operativi e partecipati dell’economia nazionale.
È previsto al riguardo un confronto a più voci con diversi rappresentanti di Ecomusei operanti in Italia che prevede la presentazione di esperienze e progetti al fine di pianificare nuove sinergie a livello nazionale per l’attivazione di una rete in grado di fornire mutuo supporto, strategie operative e di crescita per il rafforzamento delle realtà ecomuseali italiane e la loro visibilità.
Sabato 15 novembre, l'incontro formativo «Patrimonio Culturale, Comunità e Sviluppo Locale» si aprirà alle ore 9.00 con l'intervento di Walter Nicoletti della «Scuola di Comunità».
Prenderanno la parola successivamente il dirigente del Servizio Attività Culturali della PAT, Claudio Martinelli; il direttore del MUSE, Michele Lanzingher; Daniele Jalla, presidente di ICOM Italia, e lo storico e museologo Hugues de Varine, considerato il «padre» degli Ecomusei.
Domenica 16 novembre, il dibattito che metterà gli Ecomusei italiani a confronto prospettando la creazione di «UNA NUOVA RETE NAZIONALE PER GLI ECOMUSEI», sarà aperto alle ore 9.00 dall'intervento del dirigente del Servizio Attività Culturali della PAT, Claudio Martinelli.
Seguiranno le relazioni di Giovanni Kezich, direttore del Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina e di Maurizio Tondolo, coordinatore dell'Ecomuseo delle acque del gemonese e della rete «Mondi Locali», che introdurrà uno spazio di dibattito riservato ai rappresentanti degli Ecomusei nazionali.
Dopo un intervento di sintesi affidato a Daniele Jalla e Hugues de Varine, concluderà i lavori l'assessore alla Cultura, Cooperazione, Sport e Protezione civile della provincia autonoma di Trento, Tiziano Mellarini.