Missione del nostro giornale sul teatro di guerra in Afghanistan

Guido de Mozzi partirà per Herat giovedì 17 novembre

È da sei mesi che stiamo lavorando con l'ufficio stampa del Ministero della Difesa per costruire questa missione.
La volontà è nata quando abbiamo saputo che il II Reggimento Genio Guastatori di stanza a Trento sarebbe andato a rilevare i propri colleghi per una missione lunga sei mesi. Un trasferimento, il loro, durato tre mesi, perché la sostituzione di un'unità tecnica formata da 200 uomini richiede passaggi molto delicati.
Ci siamo accreditati all'Ufficio Stampa, abbiamo formulato la domanda e abbiamo atteso pazientemente.

Un mese fa è partito, per ultimo, il colonnello comandante Pierluigi Scaratti. Noi in quell'occasione avevamo pubblicato un articolo (vedi).
Da quel momento siamo rimasti fiduciosi in attesa della convocazione.
La quale è giunta giovedì scorso. Nome, cognome, passaporto. Istruzioni da seguire nelle mosse successive.
Ovviamente, una missione a rischio per definizione doveva essere assunta dal direttore, e così è stato fatto.

Devo dire che per la mia famiglia non è stata una bella notizia, ma alla fine ha vinto lo spirito di sempre.
In redazione si è cominciato a lavorare sul piano organizzativo, sia per trovare soluzioni ottimali alle corrispondenze che arriveranno ogni giorno, sia per surrogare la direzione del giornale, che finora è stata esclusivamente responsabilità del sottoscritto.
La base dove risiederò sarà più che attrezzata dal nostro punto di vista. Telefoni cellulari, collegamenti in rete, supporto logistico per la stampa.

La partenza da Trento avverrà martedì, il viaggio per Abu Dhabi è previsto per mercoledì 17 alle ore 12, l'arrivo a Herat avverrà giovedì 18. Un viaggio pesante, tre giorni.
La destinazione successiva a quella dello sbarco a Herat è coperta da riservatezza, perché non vanno comunicati dati relativi alla posizione del comando del reggimento, dove verrò preso in carico.
Seguirò da vicino la vita quotidiana dei nostri ragazzi, studierò i criteri militari suscettibili di comunicazione, uscirò alcune volte in missione con i reparti operativi.
Mi saranno concessi l'uso della macchina fotografica e della telecamera, potrò fare interviste.

Questo è quanto.
Giorno per giorno daremo delle informazioni per seguire la nostra missione in maniera costruttiva e utili alla conoscenza del Paese che stiamo per visitare.

Guido de Mozzi
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