Il «temporary management» ha un nome anche in Trentino
Si chiama «Adhoc interventi manageriali», è una realtà molto conosciuta all’estero che si sta gradualmente diffondendo anche in Italia
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In un mondo in continua mutazione, c’è chi si adatta ai cambiamenti socio-economici, proponendo soluzioni innovative e mettendo a disposizione le competenze professionali dei propri soci, quale strumento efficace alla crescita soprattutto delle piccole e medie imprese (e non solo).
Stiamo parlando del cosiddetto «temporary management», una realtà molto conosciuta all’estero e che si sta diffondendo sempre più anche in Italia; in Trentino ha un nome: «Adhoc interventi manageriali», una cooperativa di circa cento manager costituita alla fine del 2012 - inizio 2013, che grazie alla loro esperienza e alle loro capacità professionali maturate nel tempo e in vari ambiti, è in grado di operare con successo in diverse situazioni, risolvendo problematiche aziendali di varia natura.
Per chiarire meglio l’argomento, abbiamo posto alcune domande all’ing. Michele Maistri (foto), presidente della società.
Ci può spiegare esattamente in cosa consiste il temporary management?
«Esso consiste nella gestione temporanea di un’azienda nella sua interezza oppure nella gestione di un progetto aziendale o di un’area aziendale, per un periodo limitato di tempo.»
A grandi linee, come è nata all’estero questa tipologia di offerta professionale?
«All’estero il mercato del lavoro è più flessibile, rispetto al nostro mercato, di conseguenza l’esigenza, per le aziende, di avere facile accesso a competenze di alto profilo, molto specializzate, a costi predeterminati, ha trovato risposta prima rispetto al mercato italiano.
«Per cui, soprattutto nei paesi del nord Europa, il temporary management è molto utilizzato dalle aziende, mentre in Italia sta gradualmente prendendo piede adesso.»
Quali sono i motivi per i quali anche in Italia si sta diffondendo?
«A causa soprattutto della crisi che stiamo vivendo nel nostro paese, è sempre più difficile gestire le aziende; fino a quando le cose vanno bene, nel periodo che potremmo definire delle vacche grasse, tutti più o meno ce la fanno, bisogna fare proprio errori grossolani per non riuscire a cavarsela, ma quando le cose da un punto di vista economico si complicano e diventano più difficili, allora bisogna fare molta più attenzione, ogni scelta va ponderata, pianificata, valutata in anticipo prima di essere intrapresa, per cui c’è maggiore necessità di competenze manageriali; anche in Italia, adesso, c’è la possibilità di utilizzarle in modo temporaneo, a costi predeterminati, senza per forza di cose dover direttamente assumere il manager, il servizio di temporary management, appunto.»
Come è nata «Adhoc interventi manageriali»?
«Adhoc è nata all’interno di Federmanager Trento, in quanto abbiamo ritenuto che da un lato anche in Italia ci fosse questo tipo di crescente esigenza da parte del mercato, dall’altro vi era un’altrettanta crescente disponibilità di competenze manageriali, manager con alle spalle venti o trent’anni di esperienza di gestione in azienda, magari in quel momento non utilizzate a tempo pieno.»
Che esperienze hanno i vari soci e che ruoli indicativamente hanno ricoperto nel passato?
«Sono tutti accomunati dal fatto di essere associati a una delle principali associazioni manageriali che ci sono in Italia, ossia Federmanager per i dirigenti dell’industria e Manageritalia per i dirigenti del commercio; si parla di persone con pluriennali esperienze in azienda, i cui ruoli erano tutti di livello direttivo: dal direttore commerciale, direttore risorse umane, direttore produzione, qualità, amministrazione e controllo, direzione generale, amministratori delegati e così via, a tutte le altre funzioni manageriali.
In che ambiti la società offre i suoi servizi?
«In quasi tutte le aree aziendali e in quasi tutti i settori merceologici.»
Come si svolge questa attività?
«Si parte dall’obiettivo che l’azienda generalmente ha in testa, per fare un esempio, potrebbe essere quello di ridurre i costi in una determinata area oppure la necessità di aprire un nuovo sito produttivo in un paese estero o gestire un passaggio generazionale, ecc.
«Qualsiasi sia l’obiettivo dell’azienda, da quello parte l’intervento, si condivide una tempistica ragionevole entro cui lo stesso andrà raggiunto e da lì nasce il contratto per l’intervento del temporary manager.»
Ci fa alcuni esempi di casi frequenti in cui potreste intervenire con successo?
«In questo periodo sono frequenti i casi in cui viene richiesta una riduzione di costi o un affiancamento alla direzione amministrazione-controllo per introdurre un sistema di controllo di gestione; un altro caso è la richiesta di una gestione dell’area produzione-qualità per un certo periodo; poi, può esserci quella di affiancamento all’amministratore delegato per una ristrutturazione dell’azienda oppure un’analisi a 360° di un intero gruppo, oppure viene offerto il supporto in una fase di avvio di un nuovo consorzio ecc.»
Che evoluzione prevede nel prossimo futuro?
«Secondo noi in Italia ci sarà una diffusione sempre maggiore dello strumento temporary management, perché rispetto agli altri paesi europei qui è molto meno diffuso.»
Che differenza esiste rispetto a un’attività di outsourcing del servizio (ossia a quando un’azienda appalta all’esterno una certa attività)?
«Quando un’azienda dà in outsourcing un’attività utilizza risorse esterne per svolgere questa attività e beneficia semplicemente dei risultati pagando un certo prezzo; nel caso del temporary management le risorse utilizzate sono sostanzialmente quelle dell’azienda stessa, che vengono gestite e coordinate da una figura esterna, ma che in quel momento e per quel periodo è inserita a pieno titolo nell’organico aziendale, agendo come fosse un manager dell’azienda, quindi con deleghe, con procure ecc.»
In un contesto macroeconomico critico per il paese Italia l’utilizzo di competenze acclarate e già disponibili può aiutare il nostro sistema produttivo a raggiungere velocemente quel livello di flessibilità e concretezza che il mondo oggi richiede.
Il temporary management può quindi essere molto utile.
Daniela Larentis - [email protected]