Profughi africani: appello della Caritas alla comunità Trentina

Sono parole tratte dall'intervento di mons. Bregantini in occasione della Giornata del migrante. E tra i percorsi migratori più difficili, particolare attenzione meritano i profughi dell'emergenza Nord Africa.
Da maggio 2011 il Trentino ha accolto 223 profughi provenienti dalla Libia, per lo più giovani uomini centroafricani costretti a scappare dalla guerra scoppiata in quello stato dove molti lavoravano.
Oggi il Trentino accoglie ancora 150 di loro, distribuiti in una ventina di Comuni della Provincia e Circoscrizioni di Trento e Rovereto.
 
Il progetto di accoglienza sostenuto dalla Provincia autonoma di Trento si concluderà tra maggio e agosto 2013.
Da quel momento i profughi dovranno provvedere autonomamente alle proprie necessità.
Ad oggi però, nonostante l'impegno delle istituzioni e di tutta la rete dell'accoglienza, sono ben pochi, vista anche la sfavorevole congiuntura economica, coloro che hanno trovato un’occupazione, per quanto saltuaria, nonostante siano persone giovani, forti, con un permesso di soggiorno valido e con la voglia di mantenersi dignitosamente e mettere a frutto le proprie forze e le proprie capacità.
Diversi di loro parlano ormai l’italiano e sono disposti a grandi sacrifici pur di ricominciare a costruire il proprio futuro.
I profughi accolti nell'ambito dell'emergenza Nord Africa vengono ricordati anche dall'Arcivescovo di Trento Luigi Bressan, che nella propria lettera per la Quaresima afferma che «una particolare necessità emerge dall’accompagnamento dei rifugiati africani fuggiti dalla Libia e che ora si trovano in Trentino».
 
La Caritas diocesana rivolge quindi un appello alla comunità trentina.
«Anche in questa fase di grave crisi economica difficile per molti – afferma il direttore della Caritas diocesana di Trento Roberto Calzà – ci sembra importante non dimenticare anche chi, provenendo da lontano e senza legami importanti in loco, è in cerca di un’opportunità. Per questo la Caritas diocesana, in sintonia con l’Arcivescovo Mons. Bressan, chiede a tutti i cristiani trentini di considerare queste persone degne di attenzione, perché possano vivere e crescere con noi, aiutandoci a rendere il nostro territorio più accogliente e più forte.»
 
Nel concreto, la Caritas diocesana invita ciascun singolo e ciascuna comunità a verificare:
-eventuali disponibilità di alloggio per almeno sei mesi (per singoli o gruppi da max 3/4 persone)
-eventuali opportunità lavorative anche saltuarie, umili e semplici che permettano a queste persone di tenersi occupate, di manifestare la loro riconoscenza per quanto ricevuto e di guadagnare qualcosa (tramite contratti temporanei, a chiamata, vouchers, …)
-piccoli lavori a favore della comunità che possono essere svolti con un minimo accompagnamento (giardinaggio, piccola manutenzione, imbiancature, sgomberi/pulizie cantine e soffitte, …)
-la disponibilità, al di là delle risposte concrete, a costruire percorsi di integrazione e relazione con queste persone, affinché possano sentirsi parte di una comunità
 
La Caritas diocesana di Trento, attraverso i propri operatori, si rende disponibile a fornire informazioni e chiarimenti su aspetti tecnici, opportunità, modalità di intervento, nonché per organizzare incontri mirati di sensibilizzazione e coinvolgimento. Inoltre sta valutando la possibilità di accompagnare professionalmente esperienze di accoglienza presso appartamenti messi a disposizione da privati, parrocchie e comunità attraverso il progetto Rifugio Diffuso promosso da Caritas Italiana. 
 
 Info  Caritas diocesana di Trento - via San Giovanni Bosco 7 - 38122 Trento
tel. 0461 891350 - fax 0461 891359 - Email: [email protected]
orario: da lunedì a giovedì 9-12; 14-17 / venerdì mattina 9-12 - www.caritastrento.it
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