Tentativo di record mondiale Speedriding sul Gran Zebrù
L’ora del record del mondo sull’imponente vetta dell’Ortles si sta avvicinando
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Un paio di sci, una vela, condizioni meteorologiche favorevoli e tanta neve sono le prerogative perfette per praticare lo Speedride.
Lo speedride è un nuovo sport estremo che combina due discipline: lo sci ed il parapendio.
Il rischio è altissimo ma nonostante ciò in Alto Adige ci sono numerosi atleti che si cimentano in questo sport a dir poco adrenalinico.
Armin Senoner – guida alpina altoatesina e speedrider Uno di questi è l’atleta trentatreenne Armin Senoner che, oltre ad essere uno dei migliori speedrider in Italia, è anche sciatore professionista e guida alpina.
Nel corso degli ultimi anni Armin ha partecipato con successo a diversi contest di speedriding ottenendo numerosi podi in gare internazionali.
Armin è un atleta ambizioso e in continua ricerca di nuove sfide… proprio per questo motivo, assieme al suo manager Bartolomeus Kohl, sta pianificando il tentativo di battere l’attuale record del mondo di velocità con la vela del francese Francois Bohn (146,46km7h).
I suoi progetti prevedono di superare i 150 km/h volando dalla cima del Gran Zebrù (3.859m) a metà-fine marzo.
Mancano poche settimane: record del mondo sul Gran Zebrù Per raggiungere il suo obiettivo e per arrivare in perfetta forma alla data del tentativo di record, Armin sta lavorando duramente da diversi mesi. Infatti, oltre alle svariate conferenze stampa e all’accurata scelta dei materiali, sta seguendo un intenso programma di preparazione fisica ed una dieta speciale a base di alimenti LYO FOOD.
Accurata scelta del materiale Per riuscire a battere il record del mondo, è di fondamentale importanza la scelta e la qualità dei materiali.
Per volare in sicurezza e vincere l’attrito dell’aria Armin ha bisogno di una vela piccola, sci leggeri e di abbigliamento tecnico ed aderente.
Per coinvolgere più da vicino tutti i sostenitori di Armin, il manager Bartolomeus Kohl ha organizzato un concorso al quale hanno partecipato più di un centinaio di persone.
Il concorso consisteva nel dare l´opportunità a ognuno di disegnare la tuta per il tentativo di record; il disegno vincitore avente i colori e la grafica più originali è stato successivamente cucito su misura per Armin.
Alla tuta sono poi stati aggiunti sensori paravalanghe RECCO e GPS in modo da renderla più sicura.
Infatti in tutto questo lavoro miracoloso, non è stato assolutamente dimenticato un valore molto importante: sicurezza al primo posto.
Nonostante sia stato preparato tutto nei migliore dei modi, e siano stati scelti solo materiali di altissima qualità, scendere volando più velocemente possibile da una vetta di quasi 4.000 m non è sicuramente una passeggiata, per questo motivo Armin ha trascorso molti giorni sui ghiacciai di Solda, con lo scopo di acclimatarsi bene e di conoscere meglio il gruppo dell’Ortles.
Inoltre Armin è periodicamente in contatto con il soccorso alpino e la scuola di alpinismo Ortler di Solda i quali controllano regolarmente il pericolo di valanghe, le previsioni meteorologiche, e l´intensità del vento.
Un progetto del genere non richiede solo una buona pianificazione e nervi saldi, ma anche l’ausilio di strumenti elettronici senza i quali il tentativo di record sarebbe quasi impossibile.
Ad esempio la velocità verrà rilevata con un dispositivo GPS fornito da www.digitalalps.it. Per garantire la sicurezza dell’atleta in questo tentativo estremo non ci sarà solo la tecnologia moderna, ma ci sarà anche la scuola di alpinismo con un team specializzato e scelto.
Per il giorno del record non saranno sufficienti le doti dell´atleta altoatesino Armin Senoner, ma servirà anche una buona dose di fortuna nell´azzeccare il giorno perfetto, durante il quale il tempo meteorologico sarà stabile e il vento assente, perché una volta spiccato il volo, non si può più tornare in dietro, e qualsiasi imprevisto potrebbe risultare fatale.
«Tutti gli elementi che possiamo controllare cercheremo di tenerli sotto controllo al meglio, – dice Bartolomeus Kohl, manager dell’atleta. – Da li in poi sarà compito di Armin tenere sotto controllo le condizioni estreme che troverà a 3.859 m sulla cima del Gran Zebrù.»
Fra poche settimane sapremo se il duro allenamento e la scelta dell´attrezzatura e della tecnologia hanno portato i loro frutti.
Non ci resta che augurare un enorme in bocca al lupo ad Armin Senoner e sperare che la sua impresa termini con successo, ma anche in caso contrario sarà sicuramente un gran spettacolo a livello mondiale!