Parliamo di patologie reumatiche – Di Nadia Clementi

La nostra intervista al dott. Paolo Comper, medico primario del reparto di reumatologia della casa di cura polispecialistica Solatrix di Rovereto

Molti pensano al termine «reumatismi» quando all’arrivo del freddo duole qualche articolazione, oppure quando c'è troppa umidità.
In realtà la reumatologia, cioè la branca della medicina che studia i «reumatismi» si occupa di una serie di patologie molto più ampia.
Noi per saperne di più abbiamo chiesto informazioni specifiche al dott. Paolo Comper esperto reumatologo.

 Chi è il Dott. Paolo Comper  
Comper Dott. Paolo, nato a Besenello (TN) il 06 aprile 1959.
Ha conseguito il Diploma di Maturità Scientifica presso il Liceo A. Rosmini di Rovereto.
Laureato in Medicina e Chirurgia presso l' Università di Verona in data 12-03-1985 (titolo della tesi: Aggiornamenti in tema di virosi respiratorie).
Ha conseguito la abilitazione all'esercizio nella professione di Medico-Chirurgo nella 1° sessione 1985 presso l'Università degli studi di Verona. Iscritto all'Ordine dei Medici della Provincia di Trento in data 14-11-1985. Ha regolarmente frequentato come Medico Specializzando il corso di specializzazione in Reumatologia presso Divisione di Reumatologia Arcispedale S. Anna di Ferrara.
Ha conseguito il diploma di Specializzazione in Reumatologia presso l'Università di Ferrara in data 03-07-1989, (titolo della tesi : La mano artrosica).
Ha regolarmente frequentato come Medico Specializzando il Reparto di Patologia Medica Policlinico Universitario Borgo Roma di Verona.
Ha conseguito il diploma di Specializzazione in Medicina Interna presso l'Università di Verona in data 14-07-1995 (titolo della tesi: Artrite Reumatoide senile e polimialgia reumatica. Criteri di diagnosi differenziale all'esordio).
Ha avuto incarico di Professore a contratto presso la Scuola di Fisioterapia Università di Verona sede staccata di Rovereto negli anni scolastici 2001/2002 e 2002/2003.
Assunto in data 18-08-1988 presso la Casa di Cura Solatrix di Rovereto come assistente a tempo pieno, poi come Aiuto Responsabile e poi come Primario Medico Reparto di Medicina; incarico che tuttora detiene. Nominato Direttore Sanitario Casa di Cura Solatrix di Rovereto in data 01-03-04. Incarico continuato fino al maggio 2006.
Ha svolto e svolge tuttora attività ambulatoriale in convenzione nella branca specialistica di Reumatologia ed in libera professione in Medicina Interna.
Ha partecipato a numerosi corsi, congressi e seminari in diversi ambiti della Medicina Interna e della Reumatologia.
Iscritto alla S.I.R. (società italiana di reumatologia). Iscritto alla ATMAR (associazione trentina malati reumatici). Iscritto a GISMO (gruppo italiano studio malattie metabolismo osseo).

Dott. Comper, ci spiega in termini semplici quali sono le principali patologie reumatiche più diffuse e più frequenti?
«La patologia più frequente è l’artrosi, malattia tipicamente degenerativa dell’anziano, o secondaria a stress lavorativi, o sportivi, anche nel giovane.
«Meno frequente, ma non certo meno importante, è l’osteoporosi, anch’essa tipica dell’età avanzata, presente non solo nell’età senile ma può essere secondaria ad altre patologie, od uso di farmaci, o disordini alimentari. Seguono le malattie infiammatorie articolari, la principale delle quali è l’artrite reumatoide, che può colpire qualsiasi età.»
 
Il paziente come si accorge di essere affetto da una malattia reumatica? E quando la sintomatologia dolorosa deve mettere in allarme?
«In genere è il dolore mono o poli articolare ad allarmare il paziente, ma altri segni o sintomi importanti sono la rigidità articolare mattutina, il deficit di forza, eventuali tumefazioni articolari, deficit funzionali; segni o sintomi sistemici quali febbre, astenia, anemizzazione ed altri.»
 
Quali sono le persone più colpite?
«Le malattie degenerative, quali l’artrosi e l’osteoporosi primarie, sono tipiche dell’età avanzata, mentre le malattie infiammatorie, quali l’artrite reumatoide o le connettiviti, possono insorgere a tutte le età con picchi, nella donna, durante l’età fertile.»
 
Quali sono gli esami cui sottoporsi per verificare l’esistenza della malattia reumatica?
«L’esame principale è la valutazione del Medico Curante, il quale deciderà, caso per caso, se inviare il paziente dallo specialista reumatologo. Gli esami base da richiedere sono: gli indici di flogosi quali la VES, PCR ed A anti Citrullina + Emocromo ed eventuale funzionalità renale ed epatica; seguono i test connettivitici quali ANA , ENA ed Anti DNA. Nel sospetto di spondiloartrite, utile è pure la ricerca dell’ HLA B27. Altri esami sono da considerare dopo eventuale valutazione specialistica.»
 
Tra le più note troviamo l’artrite reumatoide? Come si presenta? Come si cura? A quale età si manifesta?
«L’esordio tipico della AR è la rigidità mattutina delle piccole articolazioni delle mani con deficit di forza. Possono essere presenti tumefazioni articolari con dolore alla stretta di mano. La malattia può però esordire in modi anche atipici.
«Diverse sono le terapie variabili da caso a caso. Esistono due tipi di terapia: quella di base, che tenta di bloccare l’evoluzione della malattia Methotrexate, Biologici, Idrossiclorochina, Ciclosporina ed altri) e quella che tratta i disturbi (FANS e steroidi). Può insorgere a qualsiasi età, ma nella donna, più frequente è nell’età fertile.»
 
Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità, l'artrite reumatoide è una delle dieci più gravi malattie che possono colpire le donne. È vero?
«È vero nel senso che, se non trattata, può evolvere anche rapidamente, in un’invalidità funzionale mono o poliarticolare.»
 
Altra grave patologia molto diffusa è l’artrosi, come si manifesta e con quali conseguenze? Quali i soggetti a rischio?
«I soggetti più a rischio sono gli anziani. Ogni caso è un caso a sé, dipende dalla o dalle articolazioni colpite, se soggette o no a carico, a sollecitudini meccaniche.
«La malattia può manifestarsi sotto vari aspetti, ma il disturbo principale è il dolore, in genere da carico, ai primi passi dopo il riposo; scrosci articolari e/o deficit funzionali sono altri segni.
«Nei casi avanzati, la limitazione funzionale articolare e la ipotrofia muscolare sono frequenti.»
 
Perché con l’avanzare dell’età sopraggiunge l’osteoporosi? Cos’è e come va affrontata?
«Spesso, ad una certa età, ed in genere comunque dopo la menopausa, può sopraggiungere l’osteoporosi, che altro non è che una alterazione quantitativa e qualitativa dell’osso, con riduzione di elasticità e resistenza dello stesso e, quindi, con rischio di frattura.
«Segni e sintomi dell’osteoporosi dipendono dall’entità e dalla localizzazione di eventuale frattura. L’osteoporosi, va prevenuta con un sano stile di vita fin dai primi anni, con una adeguata attività fisica ed esposizione solare, dieta ricca di calcio, evitando il fumo, gli alcolici e, se possibile, farmaci osteopenizzanti.
«L’osteoporosi si può curare con farmaci antiriassorbitivi e/o stimolanti la neoformazione ossea + calcio e Vit D3. Ogni caso va però valutato singolarmente.»
 
Quali sono le cure attualmente utilizzate per le malattie reumatiche?
«Dipende dalla diagnosi, dall’età, dalle condizioni cliniche del paziente e da eventuali altre terapie. Infatti ogni caso è una storia a sé.»
 
Quanto e come è importante la prevenzione? Quali farmaci o integratori consiglia?
«Meglio prevenire che curare. Un sano stile di vita potrebbe bastare: alimentazione regolare, evitare gli eccessi sia alimentari che fisici, non fumare, non bere alcolici, sono solo alcuni dei consigli che si possono dare.
«Utile, ad una certa età è il dosaggio della Vit D3, molto spesso ridotta negli anziani, nel qual caso, un’integrazione orale potrebbe bastare. Una valutazione attenta del Medico di base è importantissima prima di sviluppare l’eventuale malattia.»
 
Quanto importante è l’attività fisica e quando invece è indispensabile ricorrere alla fisioterapia?
«L’attività fisica è importantissima ed andrebbe fatta tutta la vita. Purtroppo non è così e, molte patologie, sono legate alla sedentarietà, fra queste l’osteoporosi, l’obesità, il diabete mellito ed altre.
«La fisioterapia è importantissima per riabilitare disabilità croniche oppure pazienti che hanno subito interventi chirurgici articolari.»
 
Conclusioni e consigli.
«L’età senile è sempre più avanzata, con tutte le conseguenze che essa comporta. Per invecchiare meglio è bene prevenire eventuali patologie con un sano stile di vita evitando gli eccessi e tutti i fattori di rischio, molto spesso voluttuari.
«All’insorgere di eventuali disturbi evitare di consultare siti medici, o ritenuti tali on-line, nelle convinzioni, molto spesso fuorvianti, di conoscenti.
«Utile sarà la valutazione del proprio Medico Curante, che stabilirà se è il caso, oppure no, di inviare il paziente dallo Specialista Reumatologo.»

Nadia Clementi - [email protected]
Dott. Paolo Comper - [email protected]
 
 Info  0464 491329 - www.csttrento.it