Libano, 200 siti sminati in una corsa per non fermare l’impegno

La missione UNIFIL commemora la Giornata Mondiale per la sensibilizzazione sul rischio delle mine


 
La missione UNIFIL (United Nations Interim Force in Lebanon) ha organizzato oggi due eventi in occasione della della Giornata Mondiale per la sensibilizzazione sul rischio delle mine.
La Giornata è stata ricordata nel sud del Libano con un’inedita iniziativa promossa dall’Agenzia UNMAST (United Nations Mine Action Support Team).
 
Alle prime luci dell’alba, il responsabile del programma UNMAST, Dott. Michael Hands, è partito dalla città di Tiro per giungere, percorrendo 25 km circa con la tecnica del roller skiing, nella località di Naqoura, sede del Quartier Generale della missione UNIFIL.
Il funzionario dell’UNIFIL è stato ricevuto all’arrivo dall’Head of Mission e Force Commander di UNIFIL, Gen. Paolo Serra, che ha salutato l’iniziativa con parole di apprezzamento, esprimendo sentimenti di stima per l’alto contributo fornito dagli sminatori.
 
L’evento costituisce parte delle attività pianificate e promosse dalle Nazioni Unite nell’ambito della campagna globale «Lend-your-Leg».
La campagna era stata avviata in occasione del 13° Anniversario della firma del Trattato per la messa al bando delle mine.
Ad oggi, l’80% delle Nazioni ha messo al bando le mine e milioni di mine sono state rimosse. 
 


L’iniziativa, volta al sostegno dei progetti in favore dei Libanesi sopravvissuti agli incidenti sulle mine, è stata seguita da un ulteriore simbolico ma significativo evento presso il Quartier Generale della missione ONU in Libano, dove si è svolta la cerimonia per l’inaugurazione del 200° sito reso libero dalle mine sulla Blue Line, dai Peacekeepers di UNIFIL.
Nel corso dell’inaugurazione, cui hanno partecipato rappresentanti delle Forze Armate Libanesi e delle Nazioni Unite, l’Head of Mission e Force Commander di UNIFIL, Gen. Paolo Serra, ha ricordato come «il completamento nel processo di demarcazione sul terreno della Blue Line, ridurrà le possibilità di incidenti e tensioni nell’area.»
 
La missione UNIFIL ha iniziato le attività di demarcazione sul territorio della Blue Line nel 2007.
Il processo di demarcazione ha richiesto e tuttora richiede il controllo e lo sminamento dell’area dove verranno eretti i Blue Pillars (plinti colorati di azzurro connessi da una struttura verticale).
UNIFIL si avvale di 11 unità di genieri provenienti dai contingenti militari di Belgio, Cambogia, Cina, Francia, Italia e Spagna, cui si aggiungono quattro squadre di militari Cambogiani, Portoghesi e Turchi, specializzate nella costruzione dei Blue Pillars.
 
Nel tributare un doveroso omaggio al ricordo degli sminatori di UNIFIL e dei civili Libanesi che hanno perso la vita a causa delle mine e coloro che ne siano rimasti feriti, il Gen. Paolo Serra ha sottolineato che gli ordigni esplosivi, in particolare il munizionamento cluster risalente al conflitto del 2006, continuano a rappresentare una preoccupante criticità nel sud del Libano.
 
Dal 2006, gli sminatori di UNIFIL hanno bonificato quasi 5 km quadrati di territorio da ordigni esplosivi, distruggendo più di 34.000 tra mine e ordigni esplosivi nel sud del Libano.
Nonostante tale sforzo, la presenza di circa 425.000 mine continua a costituire una seria minaccia alla collettività mentre una porzione di territorio pari a circa 18 km quadrati risulta ancora clusterizzata.