Casse Rurali e Confidi moltiplicano le risorse per le imprese
Costituito un «fondo» di dieci milioni per moltiplicare le risorse finanziare

Le Casse Rurali e i Consorzi di Garanzia fidi hanno riscritto le convenzioni in essere (alcune erano vecchie di vent’anni) per rendere più trasparenti e più chiare le rispettive attività.
Si tratta di una sorta di «testo unico» delle convenzioni che regolano i rapporti tra imprese, banche e consorzi di garanzia fidi.
Ciò si tradurrà in maggiore condivisione tra confidi e banche, meno burocrazia e quindi più fruibilità da parte delle imprese.
L’intero pacchetto di nuove convenzioni è stato sottoscritto presso Cassa Centrale Banca dal presidente Giorgio Fracalossi per conto delle Casse Rurali e dai presidenti dei tre consorzi di garanzia fidi Renzo Cescato (Cooperfidi), Giuseppe Bertolini (Cooperativa Artigiana di Garanzia), Giorgio Rigotti (Confidimpresa). Li vediamo nella foto sotto il titolo di fianco a Fracalossi.
Accanto alle garanzie tradizionali, che vengono aggiornate per far fronte ai cambiamenti del mercato, viene introdotta la «garanzia per operazioni strutturate» che possa rispondere alle esigenze più complesse delle imprese.
Si pensi per esempio ad operazioni particolari in campi quali l’energia in cui la garanzia entra a far parte di un pacchetto strutturato di tutele, oppure le operazioni di «leverage buy out» di sostegno al passaggio generazionale, eccetera.
Ma la grande novità, è costituita dalla «garanzia prima richiesta con limite massimo di perdita complessiva», comunemente chiamata «garanzia cappata» (dalla parola inglese cap, cappuccio, limite).
La sua gestione porta benefici ad entrambi, e quindi vantaggi alle imprese.
Da un lato essa consente al confidi di prevedere un limite al suo rischio massimo, dall'altra essa prevede per le banche una gestione semplice, immediata ed efficace.
Un «fondo» di dieci milioni per moltiplicare le risorse finanziare
Nel concreto, i Confidi (all’inizio Cooperativa Artigiana di Garanzia e Confidimpresa, mentre Cooperfidi - pur sottoscrivendo l’accordo - partirà in un secondo momento) costituiranno un fondo della dotazione iniziale di dieci milioni di euro presso Cassa Centrale Banca, il quale supporterà le garanzie concesse alle banche dai confidi a favore delle imprese.
Questo fondo permette di mobilitare affidamenti per almeno dieci volte il suo valore, e c'è fin d'ora la disponibilità dei Confidi e delle Casse Rurali ad incrementarlo qualora avesse il successo sperato. Il fondo quindi agisce come moltiplicatore di risorse finanziarie a favore delle imprese.
L'operazione è fortemente sostenuta e appoggiata anche dalla Provincia Autonoma di Trento, e permetterà di liberare nuove risorse a vantaggio delle imprese trentine.
La convenzione è stata illustrata alle Casse Rurali in una apposita riunione tenutasi a fine maggio, alla quale hanno partecipato i direttori e presidenti dei confidi.
Le Casse Rurali hanno aderito in toto alla convenzione, dimostrando ancora una volta senso di responsabilità, attenzione alle esigenze delle imprese e stretto radicamento al territorio.
Le nuove convenzioni entreranno in vigore il 15 luglio prossimo.