Dario Fo racconta (a modo suo) la storia di Cristoforo Colombo

Lo spettacolo si intitola «Isabella, tre caravelle e un cacciaballe», andrà in scena sabato 17 novembre grazie al Teatro Instabile di Meano

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La ventiduesima edizione di «Palcoscenico Trentino», rassegna a carattere provinciale organizzata dalla Co.F.As. e ospitata al Teatro S. Marco in via S. Bernardino a Trento, proseguirà sabato 17 novembre con il quarto dei cinque spettacoli in concorso per l'aggiudicazione del Premio Mario Roat.
Sarà in scena T.I.M. - Teatro Instabile Meano con «Isabella, tre caravelle e un cacciaballe».
Scritta nel 1963 dal futuro Premio Nobel Dario Fo, la commedia ci porta nella Spagna del XVI secolo quando ad un attore, condannato a morte per aver recitato un'opera proibita e già sul patibolo, viene offerta la possibilità di recitare un ultimo spettacolo in attesa di una improbabile grazia.
 
Sceglie di calarsi nei panni di Cristoforo Colombo (Dino Patton) per raccontare il modo con cui il navigatore, attraverso una serie di intrighi e di inganni, tenta di convincere la regina Isabella di Castiglia (Lorena Simoni) a finanziare la spedizione che lo porterà a salpare dal porto di Palos il 3 agosto 1492 per andare alla scoperta delle Americhe.
Dario Fo, che si concentra anche sul processo che Colombo subì al rientro dai suoi viaggi, affronta il racconto in modo dissacrante e ironico, fedele allo spirito artistico che ha sempre informato i suoi copioni teatrali.
«In tutta la mia vita non ho mai scritto niente per divertire e basta. Ho sempre cercato di mettere dentro i miei testi quella crepa capace di mandare in crisi le certezze, di mettere in forse le opinioni, di aprire un po’ le teste. Tutto il resto non mi interessa.»
 
Sono ben 16 i personaggi in scena, interpretati da dieci attori, alcuni dei quali impegnati in un doppio ruolo. Affiancano i due principali protagonisti Paolo Casagranda, (Re Ferdinando), Alice Dal Monech (ancella Himuré e principessa Giovanna), Angelica Moser (ancella Arabel), Pio Moser (dotto Castillo e marinaio Chico), Khalid Tai Tai (dotto Hidalgo e marinaio Esteban), Christian Dallapiccola (dotto Vàzquez e marinaio Rodrigo), Andrea Delai (tesoriere Quintanilla e vescovo Fonseca), Roberto Volcan (capitano Pinzon e governatore De Ovando).
 
Lo spettacolo porta la firma di Nicola Merci, che ha affrontato questo allestimento quale momento conclusivo della propria partecipazione alla Scuola di Regia promossa dalla Co.F.As. in collaborazione con il Centro di produzione «La Piccionaia» di Vicenza e conclusasi il 5 ottobre scorso con la consegna degli attestati ai nove partecipanti.
Sabato 17 novembre il sipario del Teatro S. Marco di Trento si alzerà su «Isabella, tre caravelle e un cacciaballe», quarto spettacolo dell’edizione 2018 della rassegna Palcoscenico Trentino, alle 20.45.