Ancora senza risposta l'interrogazione del consigliere Manica

Chiedeva chiarezza sul Centro S. Chiara e per farlo aveva criticato il nostro giornale

Lo scorso 17 novembre, il consigliere PD Alessio Manica ha presentato un’interrogazione al presidente del Consiglio Provinciale di Trento Walter Kaswalder per interrogare la Giunta sulla situazione del consiglio di Amministrazione Centro Culturale S. Chiara di Trento.
Nel testo dell’interrogazione il consigliere aveva citato un articolo pubblicato dal nostro giornale che rivelava lo stato dei fatti. Manica non contestava la verità di quanto avevamo riportato, ma accusava il nostro giornale, L’Adigetto.it, di «imparzialità» e di «mancanza di senso delle istituzioni»
Per chi volesse approfondire l’argomento, consigliamo di leggere il nostro servizio pubblicato non appena giunto in redazione il testo dell’interrogazione (vedi).
 
Ovviamente non abbiamo gradito la critica relativa alla imparzialità, né tanto meno la mancanza di senso delle istituzioni.
Quanto all’imparzialità, peraltro, il consigliere non contestava la verità di quanto pubblicato. Probabilmente non aveva gradito il tono da noi impiegato per fare chiarezza su una situazione in cui si diceva di tutto e di più senza mai dire come stavano realmente le cose.
Quanto alla mancanza di senso delle istituzioni, siamo noi a rovesciare il concetto, domandandoci come si possa inserire in un atto ufficiale, quale l’interrogazione consiliare, la critica a un organo di stampa.
Anche perché a noi, direttamente, non ha detto nulla.
 
Ciò premesso, è passato un mese e non è giunta alcuna risposta all’interrogazione.
Ci siamo interessati presso la presidenza del Consiglio Provinciale e ci è stato risposto che l’obbligo di rispondere alle interrogazioni entro un mese (che per regolamento devono arrivare per iscritto) non è sanzionato e pertanto capita spesso che risposte non vengano date. Sic et simpliciter.
Noi ci eravamo proposti di pubblicare una memoria sulla vicenda non appena conosciuto il testo della risposta. Ma se entro un altro mese non dovesse giungere nulla, procederemo comunque a pubblicarla.
Non è una questione di principio, ma di dignità del nostro lavoro. E della stampa in genere.

G. de Mozzi