Campionati Europei di nuoto Roma 2022

Una pagina storica la scrive l’Italtuffi che si prende un oro mai visto nel Team Event, davanti agli occhi dell'ambassador Tania Cagnotto e di Klaus Dibiasi

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Quattro giovani azzurri Chiara Pellacani, Andreas Sargent Larsen, Eduard Timbretti Gugiu e Sarah Jodoin di Maria che conquistano l’Europa con 402.55 punti, battendo la favorita Ucraina seconda con 398.55 e la Gran Bretagna bronzo con 384.70.
Un successo, nella finale d'apertura dei XXXVI campionati europei di Roma, che certifica l'ottimo stato di salute dell'intero movimento e premia l'eccezionale lavoro svolto dal direttore tecnico Oscar Bertone e dalle società anche durante la difficile fase pandemica.
Nel 2021 a Budapest l'Italia fu d'argento nella prova squadra: i moschettieri erano gli stessi, con il solo Giovannini al posto di Timbretti.

Gara in rimonta degli azzurri, addirittura quarti dopo le tre routine dai 3 metri: la rimonta la griffano Jodoin di Maria che, malgrado un problema al polso e a bicipite del braccio destro, regala una verticale con doppio salto mortale indietro con un avvitamento e mezzo tenuta alla grande (63.00); e soprattutto Sargent Larsen che emoziona con un quadruplo salto mortale e mezzo avanti raggruppato eccezionale in tutte e tre le fasi (75.85), che fa volare l'Italia al primo posto, consolidato dallo stessa Di Maria e da Timbretti con un doppio salto mortale e mezzo indietro con un avvitamento e mezzo (67.20) eseguito in totale sicurezza, senza prendere inutili rischi.
 
 La gara degli azzurri  
Apre subito Chiara Pellacani con un doppio salto mortale e mezzo ritornato carpiato pulito e sicuro che forse avrebbe meritato qualche punto in più (58.50); Andreas Sargent Larsen piazza un doppio salto mortale e mezzo rovesciato raggruppato leggermente sporcato nel pre-salto ma ottimo nell'esecuzione (63.00); dopo il primo round l'Italia è quarta con 121.50.

Davanti, un po' a sorpresa, c'è la Spagna con 138.80, seguita da Ucraina 132.25 e Gran Bretagna 130.70. Seconda routine e il sincro da tre metri di Chiara ed Andy, il Doppio salto mortale e mezzo indietro carpiato, è praticamente perfetto: due corpi in uno (66.00): escono fuori tre sette e mezzo e un otto; gli azzurri sommano 187.50, restano quarti ma recuperano su Spagna (192.60), Germania (191.25) salita secondo posto e su Ucraina distante poco più di un decimo di punto (187.75), Subentrano i piattaformisti.

Sarah Jodoin di Maria presenta la specialità della casa: una verticale con doppio salto mortale indietro con un avvitamento e mezzo tenuta alla grande, malgrado il solito problema al polso, e chiusa al momento giusto (63.00).
Larsen è in ottima forma e il quadruplo salto mortale e mezzo avanti raggruppato è eccezionale in tutte le fasi (75.85).
L'Italia vola in testa con 335.35 punti, alle spalle l'Ucraina con 328.55 e la Gran Bretagna con 332.30; la Spagna scivola al quarto posto con 305.20.

Chiusura al doppio salto mortale e mezzo indietro con un avvitamento e mezzo di Sarah Jodoin di Maria ed Eduard Timbretti Gugiu; gli azzurri sono una figura quasi unica: i 67.20 punti vanno più che bene (402.55); gli ucraini limano qualcosa, grazie a un eccezionale triplo salto mortale e mezzo avanti carpiato di Bailo e Boliukh ma restano dietro e d'argento (382.55).
Spendolini e Williams sporcano il triplo salto mortale e mezzo ritornato carpiato (62.40) e la Gran Bretagna è di bronzo con 384.70.