L’abbraccio di Trentini e Aquilani a quattro anni dal sisma

Al Palazzo della Regione l'incontro promosso dal Tavolo per l'Abruzzo. – «Voi trentini ci avete dato la speranza»

«Siamo tutti abruzzesi.»
Con queste parole, stampate a grandi lettere su uno striscione, la comunità trentina, le sue istituzioni, la sua protezione civile, il mondo del suo volontariato ha accolto ieri al Palazzo della Regione a Trento gli «amici abruzzesi», una folta rappresentanza delle genti di Onna, Coppito, Paganica, Villa Sant'Angelo, L'Aquila invitati dall'assessore alla solidarietà Lia Giovanazzi Beltrami in Trentino a quattro anni dal terremoto del 6 aprile 2009 per un bilancio della «missione Abruzzo», la più impegnativa – sia in termini di risorse umane coinvolte sia finanziarie ma anche come molteplicità e tipo di interventi – tra le missioni di solidarietà mai promosse dalla Provincia autonoma di Trento, dalla sua Protezione civile, e realizzata con il sostegno di tutta la popolazione trentina e di tutte le sue componenti istituzionali, sociali ed economiche.
A quattro anni dal sisma dell'Aquila, il Trentino c'è ancora in Abruzzo con alcuni progetti di solidarietà (uno di questi è promosso dall'Anfass), a testimonianza di un legame profondo che si è creato tra due realtà che hanno scoperto di avere molte affinità e che oggi, su invito del Tavolo trentino per l'Abruzzo, si sono nuovamente incontrate a Trento per restituire anche alla comunità trentina il valore e la dimensione di quanto fatto in questi quattro anni in provincia dell'Aquila.
 
All'incontro, al quale è intervenuto anche il presidente della Provincia autonoma di Trento Alberto Pacher, era presente una delegazione di rappresentanti delle comunità di Paganica, Coppito, Onna e Villa Sant'Angelo, guidata dal sindaco di quest'ultimo, Pierluigi Biondi.
Ad accoglierli tutte le associazioni di volontariato, gli enti e le istituzioni che hanno dato vita al Tavolo per l'Abruzzo.
Un incontro dove il grazie degli abruzzesi è stato spesso interrotto dalle emozioni.
«Voi trentini ci avete dato la speranza», – ha detto Roberto Tinnari, vice presidente del consiglio comunale dell'Aquila.
«In tutto il territorio del cratere – ha aggiunto il sindaco di Villa Sant'Angelo Pierluigi Biondi, annunciando la volontà del suo Comune di insignire della cittadinanza onoraria la Provincia autonoma di Trento – possono oggi circolare due categorie diverse di persone: i trentini e quelli che sono venuti qui con le scorte, hanno pianto e poi sono scappati via spegnendo i riflettori sul nostro dramma.»
«Ciò che abbiamo fatto per l'Abruzzo – ha poi affermato nel suo intervento il presidente della Provincia Alberto Pacher – è stata per noi trentini un'occasione per riconoscerci, per capire che facciamo parte di un sistema e dei destini del nostro paese, destini che ci riguardano e che ci impongono di metterci a disposizione non solo in caso di calamità ma anche per altre emergenze.»