A 48 ore dalla bomba d’acqua «Moena torna alla normalità»

E questo grazie al lavoro instancabile di protezione civile, vigili del fuoco e volontari, la vivibilità è riconquistata e presto sarà riaperta anche la strada del San Pellegrino

La foto è di repertorio.

Comunicazione positiva, di queste ore, è che la strada statale 346 del passo San Pellegrino, interrotta da un paio di giorni per l’invasione di terra e massi in un tratto della carreggiata potrebbe essere riaperta in tempi molto brevi.
Ma questa è solo l’ultima delle buone notizie che hanno costellato le recenti 48 ore vissute da Moena, colpita il 3 luglio fa da una bomba d’acqua che ha causato diversi problemi.
Il paese della Val di Fassa ha risposto ad allagamenti e smottamenti con grande prontezza e, grazie al lavoro indefesso di protezione civile e vigili del fuoco e di tantissimi volontari che senza risparmiarsi si sono rimboccati le maniche, la viabilità e i principali accessi, così come le strade del centro, sono state ripuliti - in tempi record - da fango e detriti, trascinati a valle dalla forza dell’acqua del Rio Costalunga.
 
I danni più cospicui, fortunatamente circoscritti a pochi hotel e negozi, non hanno compromesso l’accoglienza del paese che, a qualche giorno dall’impetuoso evento atmosferico, si presenta con il fascino che da sempre caratterizza la «Fata delle Dolomiti».
Moena, dopo questo evento che l’ha messa a dura prova mostrando però anche il lato migliore e più solidale della comunità fassana e più in generale trentina, si appresta ora ad ospitare tra le sue montagne tanti vacanzieri e anche importanti team calcistici come l’ACF Fiorentina.
La squadra gigliata, letteralmente sedotta dall’accoglienza della Fata, torna il 7 luglio a Moena per il settimo anno consecutivo per il ritiro pre-campionato di serie A.
Proprio l’arrivo dei Viola, con l’allegra presenza dei tanti tifosi al seguito, segnerà sicuramente il recupero della completa normalità del paese della Val di Fassa.