Abuso sessuale sui minori, come favorire l’ascolto del trauma
A Trento un corso il 27 e 28 febbraio per spiegare ai professionisti come affrontare un aspetto così delicato
L’abuso sessuale sui minori è ancora un problema reale. Secondo i dati forniti dalla Polizia di Stato, nel 2009 gli Uffici Minori delle Questure italiane hanno rilevato 4.755 casi di violenza sessuale, di cui 311 a danno di minori di 14 anni e 469 casi di atti sessuali con minorenni.
Come riportato dall’Osservatorio per il contrasto della pedofilia e della pornografia minorile (vedi) tra l’inizio del 2010 e la fine del 2011 il servizio 114 – Emergenza Infanzia - ha gestito complessivamente 2.302 situazioni di emergenza che hanno coinvolto bambini e adolescenti in tutto il Paese.
Sono stati 112 i casi di abuso sessuale segnalati al servizio, pari al 5% del totale. Bambine e adolescenti costituiscono le principali vittime di abusi.
A livello mondiale, com’è emerso dal terzo Congresso mondiale sullo sfruttamento sessuale dei minori di Rio de Janeiro nel 2008, sono 150 milioni le bambine e circa 75 milioni gli under 18 che hanno avuto rapporti sessuali forzati nella loro vita.
Il quadro è certamente preoccupante. È quindi importante tenere alta la guardia, anche perché è complesso individuare e affrontare situazioni così delicate. In questo senso è decisiva la formazione dei professionisti (operatori sociali, insegnanti, educatori) affinché sappiano «Ascoltare il trauma dell’abuso» (vedi).
È proprio questo il titolo del corso organizzato dal Centro Studi Erickson di Trento il 27 e 28 febbraio 2015. Un corso che intende mettere nelle condizioni di saper inquadrare il fenomeno dell’abuso sessuale e del maltrattamento ai danni dei minori, cogliere gli indicatori dell’abuso, essere in grado di riconoscere le barriere che impediscono una comunicazione su questo tema e quindi applicare i principi dell’ascolto attivo.
Il docente Claudio Foti, già giudice onorario presso il Tribunale per i minorenni di Torino, componente dell’Osservatorio Nazionale per l’Infanzia e l’Adolescenza e fondatore del Centro Studi Hänsel e Gretel, affronterà i punti fondamentali per riuscire ad ascoltare il trauma dell’abuso.
In particolare si contrappongono al riconoscimento dell’abuso la negazione e il negazionismo: reazioni difensive, che mostrano – l’una sul piano psichico, l’altra sul piano culturale – un’intensità non presente nei confronti di altri fenomeni.
Ecco perché è importante conoscere aspetti che permettano di controllare questi meccanismi, rendendo meno complesse la relazione d’aiuto e l’ascolto.