«Storie e Storia», il documento della sofferenza
L’epistolario dal campo di concentramento di Fossili sarà presentato martedì 29 ottobre alla Caritro di Rovereto
Domani, martedì 29 ottobre, a Rovereto, alle ore 17,30 al palazzo della Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto, in piazza Rosmini 5, secondo appuntamento con «Storie e storia», ciclo di incontri di presentazione di alcune opere storiografiche.
Si tratta di un’iniziativa promossa dal Museo della Guerra e dall’Accademia degli Agiati. Al centro dell’incontro sarà l’epistolario, curato da Susanna Sala Massari, «Amore e speranza. Corrispondenza tra Julia e Giangio dal campo di Fossoli aprile-luglio 1944», edito da Archinto.
Quando morì a 35 anni nel campo di Gusen (Mauthausen) il milanese Gian Luigi Banfi era da più di un decennio uno dei protagonisti dell’architettura italiana.
Aderente al Partito d’Azione, era stato arrestato nel marzo 1944 e condannato alla deportazione.
Nel libro sono pubblicate le lettere e i bigliettini scambiati clandestinamente con la giovane moglie Julia Bertoletti nei mesi dell’internamento a Fossoli (in Emilia Romagna), prima del trasferimento a Gusen.
All’incontro interverranno la curatrice dell’epistolario, Susanna Sala Massari, Maria Vittoria Capitanucci, docente di storia dell’architettura a Milano e l’urbanista Giuliano Banfi, figlio di Julia e Gian Luigi. Michele Comite e Fosca Leoni leggeranno alcune lettere tratte dall’epistolario.