IPSP 2020: ricomincia la sfida. A luglio i «cervelli» selezionati

Ritorna l’appuntamento che dal 2014 favorisce il dialogo e la collaborazione tra giovani studenti e ricercatori in fisica e le imprese industriali del territorio

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Presto, nuovi problemi industriali troveranno soluzione grazie al lavoro di un gruppo di giovani studenti e ricercatori in fisica.
Dopo la pausa dello scorso anno, torna per il 2020 l'Industrial Problem Solving with Physics: la competizione che dal 2014 crea le condizioni affinché il mondo della ricerca universitaria, quello della Fisica in particolare, e quello dell'industria possano collaborare.
Oggi a Palazzo Stella il lancio della nuova edizione, aperto dai saluti introduttivi dei rappresentanti delle tre istituzioni che promuovono l'iniziativa: Università di Trento, Confindustria Trento e Trentino Sviluppo-Polo Meccatronica.
 
«Finora la nostra esperienza è stata estremamente positiva, come testimoniano i risultati ottenuti dalle aziende partecipanti - ha detto Alfredo Maglione, membro del Consiglio di Presidenza di Confindustria Trento con delega al Sistema locale della ricerca e innovazione -. Le soluzioni proposte negli anni scorsi dai team che hanno lavorato al fianco delle aziende hanno portato a brevetti, innovazioni di processo e di prodotto, a progetti con il Dipartimento di Fisica. Da sempre Confindustria Trento è impegnata ad avvicinare ricerca e imprese, con l’obiettivo di incrementare la competitività del sistema produttivo locale. Penso che l’inserimento di un fisico nelle imprese possa rappresentare una via efficace per raggiungere questo obiettivo.»
 
«IPSP è un'iniziativa importante anche per l'Università di Trento – ha aggiunto Flavio Deflorian, prorettore vicario dell'Università di Trento –. È forse il progetto più strutturale e continuativo tra quelli avviati negli ultimi anni con Confindustria. Una proposta che negli anni ha visto crescere l'interesse sia da parte degli studenti e delle studentesse, sia tra le imprese locali, piccole e medie, ma sempre molto rilevanti nella realtà trentina. Questa modalità basata su challenge, sfide intensive su problemi concreti, sta prendendo sempre più piede come nuovo modello formativo. E non solo nel nostro Ateneo. Da attività pionieristica, coltivata anche con il coinvolgimento di Hit-Hub Innovazione Trentino, oggi è diventata uno dei settori su cui investono di più gli atenei europei. Aiutare gli studenti a imparare facendo è alla base, ad esempio, del sistema formativo a cui sta lavorando la nuova rete di università innovative europee ECIU, di cui l'Ateneo trentino aderisce come unico partner italiano.»
 
È dunque intervenuto Paolo Gregori, direttore Area ProM Facility di Trentino Sviluppo, che ha detto: «IPSP è un format fresco e veloce, che Trentino Sviluppo appoggia con convinzione proprio per la sua capacità di unire il mondo dell’impresa, della ricerca e della formazione e di costruire nuove collaborazioni con le nostre academy per startup ed i laboratori di prototipazione ProM Facility in Polo Meccatronica a Rovereto. Una scintilla accesa con creatività, grazie all’entusiasmo e alla passione degli studenti, che poi, come testimonia la storia dell’iniziativa, può dare avvio ad una combustione virtuosa che è in grado di alimentare l’innovazione in azienda, significative partnership sul territorio e di far apprezzare le competenze dei laureati in Fisica, agevolandone gli sbocchi lavorativi nel mondo della ricerca accademica, ma anche nel settore dell’innovazione aziendale di processi e prodotti.»
 
Fra i saluti introduttivi, anche quello di Giulio Monaco, direttore del Dipartimento di Fisica.
Di seguito sono intervenuti i membri del Comitato scientifico di IPSP 2018, ovvero Matteo Di Giovanni, dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia-Pisa, e Sofia Colombi, del Dipartimento di Fisica.
Hanno dunque portato le loro testimonianze le aziende partecipanti a IPSP 2018: Ducati Energia, Leitner Ropeways, LeMur Italy.
L’ultima parte dell’appuntamento è stata dedicata all’intervento del comitato scientifico di IPSP 2020 e al lancio della nuova edizione, con i contributi di Mattia Mancinelli, Michele Orlandi e Luca Tubiana, del Dipartimento di Fisica.
I lavori di Industrial Problem Solving with Physics 2020 si terranno in inglese.
 
Nella settimana dal 20 al 25 luglio, le aziende e i giovani ricercatori saranno ospitati presso il Dipartimento di Fisica per lavorare insieme e trovare soluzioni ai problemi industriali proposti, utilizzando prevalentemente metodologie proprie della Fisica.
Nella mattinata del primo giorno, le tre aziende selezionate esporranno ai partecipanti i problemi industriali da risolvere.
Verranno quindi formati tre gruppi (uno per ogni problema) e stabilite le modalità di lavoro di ciascun gruppo.
I giovani si metteranno dunque al lavoro, per presentare, nella mattinata del 25 luglio, i risultati ottenuti davanti alla Commissione di Valutazione e ai rappresentanti delle aziende.
Questi valuteranno le soluzioni proposte; riceverà un riconoscimento il gruppo che ha realizzato il lavoro ritenuto più soddisfacente.
Le candidature dei «cervelli» dovranno essere inviate entro il 5 maggio 2020. Quelle delle aziende interessate entro il 1° giugno.