Profughi in Trentino, il pensiero di Bruno Dorigatti
«Talvolta la politica riduce la grandezza dei problemi e accorcia gli orizzonti delle complessità: abbassiamo i toni, alziamo il livello del dibattito»
Quanto segue è il pensiero del presidente del Consiglio Provinciale Bruno Dorigatti sulla problematica dei profughi in Trentino. Ma noi lo condividiamo in pieno |
Davanti ai recenti fatti riportati dalla stampa locale in merito alla presenza di profughi in Trentino e di fronte all’acuirsi della crisi umanitaria che colpisce indiscriminatamente le popolazioni vittime di guerre sanguinose quanto inutili e che alimenta ulteriormente il flusso delle migrazioni, appare difficile non esprimere solidarietà e vicinanza a quanti, con generosità vera, si pongono in dialogo offrendo, anziché inutili chiusure, spazi di ospitalità e di incontro.
Talvolta la politica, per fini talora anche di immediato consenso, tende a strumentalizzare il singolo agire, piegando le questioni a proprio uso e consumo, riducendo la grandezza dei problemi ed accorciando gli orizzonti delle complessità.
Nella consapevolezza che queste modalità non appartengono però alla cultura accogliente e disponibile di una terra di confine come la nostra; terra che ha conosciuto fin troppo bene il dramma della miseria e dell’emigrazione che ne è figlia diretta, reputo indispensabile invitare ad un generale contenimento dei toni del dibattito politico-sociale, nella consapevolezza che spesso le parole, in simili climi e se usate senza scrupoli, possono trasformarsi in pericolose spinte alla degenerazione, anche violenta, dei comportamenti individuali e collettivi.