Croce rossa e assunzioni: le precisazioni

In seguito al «Decreto dignità» cesseranno i 34 contratti a tempo determinato e ne verranno selezionati 24 a tempo indeterminato

Il Comitato provinciale di Trento della Croce rossa italiana intende fornire un chiarimento in merito alle notizie apparse oggi su altri organi di stampa secondo le quali Croce rossa starebbe procedendo all’assunzione di ventiquattro operatori «da impiegare nei centri per i migranti, segno che nei prossimi mesi il lavoro a cui far fronte aumenterà».
 
In realtà il livello occupazionale nella Cri del Trentino, relativamente all’assistenza migranti, sta subendo, alla pari degli altri enti impegnati nel settore, un netto ridimensionamento collegato alla riduzione degli arrivi: il primo settembre è calato di dieci unità e a fine anno, in base alle nuove disposizioni di legge introdotte dal «Decreto dignità» e secondo quanto stabilito dal Contratto collettivo nazionale Anpas, cesseranno i contratti a tempo determinato di 34 operatori.
 
È evidente quindi che la selezione di ventiquattro operatori, a fronte della cessazione di quarantaquattro posizioni lavorative, non può essere collegata a un presunto trasferimento a Croce rossa della gestione dell’accoglienza, ma rappresenta un passaggio obbligato per garantire la continuità dei servizi attualmente in essere.
 
L’impegno di Croce rossa, come sempre avvenuto in occasione di assunzione di nuovi incarichi o modifiche di quelli in essere, è quello di assicurare la qualità del servizio con l’impiego di operatori in possesso delle necessarie competenze.
Come si vede, il «Decreto dignità», la nuova normativa impedisce di prorogare i contratti a tempo determinato. L'obbligo di assumere a tempo indeterminato complica le cose a tutte le associazioni no profit che prestano servizi regolati da convenzioni a termine.