Processi innovativi per assistere gli anziani
La visita dell’assessore alla salute all’Apsp Beato de Tschiderer di Trento
«Provincia e Comuni siano uniti per tutelare le persone in difficoltà», questo il messaggio che l’assessore provinciale alla salute, politiche sociali e cooperazione Mario Tonina ha portato ieri pomeriggio nel corso della sua visita all’Apsp Beato de Tschiderer di Trento.
L’assessore, ha osservato da vicino le caratteristiche della struttura dedicata agli anziani e salutato gli ospiti assieme alla direttrice dell’ufficio politiche a favore delle persone non autosufficienti Micaela Gilli, al direttore del supporto clinico alle Rsa Sergio Minervini, alla direttrice per l’integrazione socio sanitaria Elena Bravi ed alla direttrice dell'unità operativa organizzazione servizi sanitari di base Monica Bonenti. Ad accogliere l'assessore Tonina vi erano il presidente Antonio Giacomelli, il direttore Alessandro Menapace e i membrii del Cda, oltre all’assessore comunale al welfare di comunità del Comune di Trento Alberto Pedrotti.
« Provincia e amministrazioni comunali devono mostrare una sensibilità condivisa verso le Apsp, prestando particolare attenzione a tutte le persone che, in certi momenti della loro vita, necessitano di un'assistenza costante, assistenza garantita con dedizione e professionalità dal personale delle Rsa - sono state le parole dell'assessore Tonina -. In una società che invecchia, il rischio di isolamento per le persone anziane è sempre più reale, e il nostro compito è di prevenire che ciò accada. I centri diurni e le Rsa rappresentano una possibile soluzione, ma non sono sufficienti; è necessario implementare nuove strategie e modalità operative, promuovendo un’assistenza di prossimità e una medicina territoriale che considerino attentamente le esigenze degli anziani».
Presso l’Azienda Beato de Tschiderer lavorano 206 dipendenti, che si occupano di 182 ospiti distribuiti in nove nuclei autonomi, uno dei quali è dedicato alle persone con demenza. L’azienda dispone anche di quattro alloggi protetti per anziani autosufficienti e di due «posti sollievo». I servizi offerti includono anche audiologia e logopedia.
Il direttore Menapace e il presidente Giacomelli hanno sottolineato la necessità di ammodernamento di alcune attrezzature ed hanno messo in luce i temi dell’invecchiamento del personale e delle difficoltà nel reclutare nuove figure professionali.
Ricordato anche l’aumento della complessità delle condizioni cliniche degli ospiti, che richiede una sempre maggiore assistenza, aggravando i carichi di lavoro e i tempi di cura per gli operatori sanitari e socio-sanitari.