Anche nella sala operativa di Trento il sisma ai Raggi X

Gli esperti della Provincia analizzano la sequenza sismica del terremoto di Rieti


 
Mentre si attendono gli aggiornamenti dai tecnici che oggi hanno effettuato i primissimi sopralluoghi nelle zone colpite dal violento terremoto, gli esperti stanno analizzando la sequenza sismica.
Ecco i dettagli forniti dalla a Sala operativa di Trento
A seguito del terremoto delle ore 03:36 di questa notte (magnitudo Richter 6.0) è iniziata una sequenza sismica che ha prodotto, sino alle ore 15:00, oltre 200 repliche (da comunicato dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, INGV; si veda la figura).
In particolare: 70 eventi sismici localizzati di magnitudo compresa tra 3.0 e 4.0, 6 terremoti localizzati di magnitudo compresa tra 4.0 e 5.0, ed uno di magnitudo maggiore di 5.0, quest’ultimo avvenuto nella zona di Norcia con magnitudo 5.4 alle ore 04:33.
La zona interessata dalle repliche si allunga per circa 25-30 km e possiede un’orientazione a direzione NNO–SSE.
 
Gli ipocentri della scossa principale e delle repliche stanno a profondità piuttosto modeste, tutte all’incirca entro i 10 km dalla superficie.
Il meccanismo focale del terremoto principale indica il movimento di una faglia di tipo estensionale con piani orientati NNO–SSE, in coerenza con la distribuzione delle repliche e con il regime tettonico di questo settore dell’Appennino.
Non è comunque possibile prevedere il futuro andamento della sequenza sismica, né in termini di numero delle scosse né della loro intensità.
Va ricordato che l’area è stata colpita da forti scosse di terremoto nel passato. I principali terremoti storici sono avvenuti nel 1639 (Magnitudo 6.2), 1646 (Magnitudo 5.9) e nel 1703 (Magnitudo 6.9).