«Quei del zòbia e del màrti / che i córe come mati»

Stavolta i runners della compagnia hanno fatto bella figura alla corsa deli Babbi Natale

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Anche quest’anno i gruppi di «quei del màrti e del zòbia”» si sono trovati a correre salutando locali e turisti nel cuore della città di Trento, portando la loro travolgente allegria in una scia di runners vestiti da Babbo Natale, al grido di «eccoliii!».
Da anni due gruppi di runners si trovano due volte a settimana, donne e uomini, ragazze e ragazzi, dalla città e da fuori il capoluogo, appunto il martedì e il giovedì a Trento.
Storico era l’incontro al parcheggio ex SIT che ora, per cause note, è spostato al parcheggio ex Zuffo, come tappa di partenza fissa.
 
Due gruppi perché il primo corricchia e cammina mentre il secondo guarda con interesse il cronometro.
Generalmente i giri si inventano al momento, ma ormai le strade sono state fatte tutte, per arrivare a fare 10 chilometri.
Buona base di allenamento per chi magari prepara una 10 km (un quarto), una mezza o un’intera maratona.
Non c’è una regola fissa, si va per fare una corsa/allenamento con il pretesto di correre in compagnia, che è molto divertente, i chilometri passo ancor più veloci.
Ma è stimolante perché tra tanti trovi sempre chi fa il tuo passo, ti metti in scia e si corre.
 
Si corre in estate e in inverno, si corre al freddo con termiche e frontalini, ma anche al caldo cercando aria più fresca spostandosi verso i laghi o a mezza montagna.
Ma alla fine della fatica ci si cambia velocemente e si conclude il workout con il classico «terzo tempo» alla Rugby.
Da un van esce il famoso tavolino firmato che presto viene riempito da bevande calde l’inverno e fresche l’estate, ma anche cibo, spesso delizie fatte a casa dai presenti runners e da cuochi, per concludersi discutendo della sessione fatta, dei propri interessi e delle gare in programma.
 
Con il gruppo spesso ci si trova (dopo l’allenamento) a festeggiare compleanni, anniversari, ricorrenze e festività.
Alcune settimane fa c’è stata la «pizzata di Natale», 46 persone unite con la passione nella corsa, ma sempre pronti con battute e sane risate, e il pretesto di stare assieme con le gambe sotto la tavola.
Anche in questo caso lo sport è aggregazione ed amicizia.

Marco Oss, Ossido