Niente processo per il poliziotto che uccise il giovane Michael Brown
Il Gran Giurì della Contea di St. Louis ha deciso di non incriminare il poliziotto che quest’estate aveva ucciso il nero 18enne
Michael Brown è il diciottenne nero che è stato ucciso lo scorso 9 agosto da un poliziotto bianco a Ferguson, una città nella contea statunitense di St Louis.
Oggi il Gran giurì della contea ha deciso di non incriminare il poliziottto che l'aveva ucciso.
Per incriminare una persona, in America funziona come da noi, con la differenza che in Italia la decisione di rinviare a giudizio qualcuno viene presa da un giudice, mentre negli USA avviene per volontà di un Giurì formato da persone scelte a caso come per una giuria.
Nel caso nel poliziotto che ha ucciso Michael Brown, il Giurì era formato da 12 persone scelte tra la popolazione locale. Nove di queste erano bianche e tre nere.
Francamente la cosa che meraviglia di più è che pochi si aspettavano l’incriminazione.
E, chissà perché, la nostra opinione è che se fosse stato un poliziotto di colore a sparare a un ragazzo bianco, il verdetto del Giurì sarebbe stato ribaltato.
Forse il poliziotto dalla pistola facile ha negoziato le dimissioni, chissà.
Certo è che il sistema americano in cui le cariche dei magistrati sono elettive e le sentenze vengono emesse da giudici popolari, e quindi dilettanti per definizione, è davvero di difficile comprensione per un europeo.
Se si pensa che da noi, per la morte accidentale dell’orsa Daniza sono state inscenate manifestazioni anche clamorose, c’è davvero da domandarsi se l’equilibrio sul quale poggia il buonsenso di questo mondo sia così precario.
GdM