Guerra Russo-Ucraina, giorno otto, aggiornamenti

Il secondo colloquio tra le parti ha portato un piccolo risultato: il corridoio umanitario

La vergogna della guerra in Ucraina continua.
Il secondo incontro ha portato un solo piccolo risultato, quello di istituite un corridoio umanitario per consentire ai civili di evacuare le zone di guerra.
Per il resto siamo daccapo. Putin in sostanza vuole prendere l’Ucraina e incorporarla: «Non torno indietro, russi e ucraini sono un unico popolo».
Il che significa che i combattimenti proseguiranno finché l’intero territorio non sarà conquistato. E, ancorché conquistato, non avrà mai gli ucraini dalla sua.
Zelensky vorrebbe parlare direttamente con Putin, ma dubitiamo che questo accetti un confronto in tal senso.
 
Già che c’è, Putin continua a minacciare Usa e Ue, annunciando che distruggerà l’anti-Russia.
La conseguenza è che gli stati europei e gli Usa stanno aumentando l'invio di materiale bellico all'Ucraina. Non è che la cosa ci renda felici, perché è come buttare benzina sul fuoco.
La Russia non può perdere la guerra, questo deve essere chiaro. L’uomo ha perso la testa, ma perderebbe tutto se dovesse subire una sconfitta per mano di uno stato poco armato che lui ha voluto attaccare nel suo territorio.
Quindi sarebbe meglio far buon viso a cattivo gioco. Utilizziamo il corridoio umanitario per portare al sicuro gli ucraini che non vogliono sottostare alla Russia, compreso il presidente e la sua famiglia.
Poi troveremo il modo per rimettere le cose a posto.
 
Intanto la guerra continua. E male. I russi hanno una cattiva mira, oppure vogliono proprio fare danni a ruota libera. Da incoscienti.
Oltre all’uccisione di civili innocenti e, va da sé, i relativi bambini, i bombardamenti stanno avvicinandosi pericolosamente alla centrale nucleare di Zaporizhzhia, che è la più grande d’Europa.
Dovesse saltare, sarebbe un disastro 10 volte superiore a quello di Chernobyl.
Anonymous, che ufficialmente è il collettivo degli hacker, ha diffuso notizie classificate che dal Cremlino non avrebbero mai dovuto uscire. Ha perfino diffuso le mappe, le date e gli orari dell’attacco russo così come «approvato il 18 gennaio».
In rete nessuno è sicuro, neanche in Russia e neanche con Internet oscurata.
 
Se i cittadini Russi stanno protestando vigorosamente contro questa guerra che non riescono a comprendere, una parte della popolazione mondiale sostiene apoditticamente la Russia, dando sfogo all’odio che gli americani hanno alimentato in giro per il mondo.
Per non fare nomi, vediamo la Cina, l’India, il Pakistan e perfino gli emirati arabi.
Per restare in tema, la decisione dell’Opec di aumentare di poco la produzione di petrolio sta penalizzando il mondo occidentale che lo acquista.
Dovremo ricordarci di queste posizioni quando le carte saranno ferme. E quando potremo fare a meno di carburanti fossili.
 
Alcune note positive sono quelle umanitarie.
A Kiev un carrista russo è stato fatto prigioniero e i suoi carcerieri gli hanno prestato il telefono per consentirgli di telefonare a casa per tranquillizzarli e dire che è vivo.
A carristi rimasti in panne è stato portato da bere…
L’Europa sta accogliendo quasi un milione di sfollati e anche l’Italia sta facendo la sua parte.
Compreso il Trentino che ha già dato accoglienza a 150 ucraini.

GdM