Il vortice della crisi non si arresta: ora tocca alla Whirlpool

L’azienda di Gardolo ha convocato i sindacati per domattina:immediato vertice d’emergenza in Provincia tra assessore Olivi, sindacato e Confindustria

L’onda lunga della crisi non si ferma. La direzione della Whirlpool di Gardolo ha convocato per domattina il Sindacato e la RSU per comunicare «un ulteriore aggiornamento dell’assetto industriale del gruppo».
In parole povere, ciò che verrà comunicato domani è un ridimensionamento delle proprie forze lavoro.
Trattandosi dell’azienda che più dà lavoro in Trentino, l’assessore provinciale all’Industria Alessandro Olivi ha ritenuto opportuno convocare immediatamente le parti sociali per coinvolgere Sindacato e Confindustria nelle decisioni da adottare per far fronte alla situazione.
La riunione, che si è svolta stasera in Provincia, ha avuto come oggetto la definizione di una metodologia di rapporto con l'azienda e uno specifico calendario di incontri mirati, che metta in evidenza la compattezza del territorio di fronte a scelte che, pur derivando dal mercato internazionale, potrebbero avere un pesante impatto sul modello di sviluppo trentino.
 
Per la verità, erano in corso da alcune settimane contatti con l'azienda, nel corso dei quali i vertici aziendali ai massimi livelli avevano informato la Provincia che era in corso lo studio di un piano di ristrutturazione, a seguito della difficile situazione del mercato europeo, con possibili ricadute anche sullo stabilimento di Trento.
Domani verranno dunque comunicate le decisioni assunte dalla società, che si tradurranno inevitabilmente in una riduzione del personale.
Al limite potrebbe anche chiudere, ma va anche precisato però che lo stabilimento di Trento è quello che ha il migliore rapporto produzione/manodopera, per cui dovrebbe risultare meno penalizzato rispetto a quelli storicamente più consolidati di Varese e Napoli. 
Inoltre c'è un altro particolare che dovrebbe rendere meno appetibile la dismissione dello stabilimento di Trento.
 
Come si ricorderà, alcuni anni fa la Whirlpool aveva deciso di cartolarizzare lo stabilimento di Trento per reperire disponibilità finanziaria.
Aveva cioè posto in vendita il proprio stabile preferendo pagare l’affitto al subentrante.
Nell’operazione si era inserita la Provincia autonoma di Trento, che aveva acquistato il tutto per affittarlo al cedente a una cifra concordata.
I dettagli dell’accordo sono leggibili in un nostro articolo di data 13 settembre 2007 (vedi).
Ovviamente la Provincia non corre rischi, essendo proprietaria dello stabilimento, ma quello che è in gioco non sono tanto i capitali investiti, quando i posti di lavoro.
Domani sarà dunque il giorno più lungo dell'industria trentina.