Italia strepitosa ai campionati Europei di nuoto a Berlino
Oggi cinque medaglie: in 10 giorni, 18 medaglie ed è in testa al medagliere europeo – Tutte le interviste
Foto A.Staccioli/Deepbluemedia.eu.
Cinque medaglie in un colpo solo. L'Italia del nuoto infiamma la quinta giornata degli europei di Berlino. Due ori e tre bronzi.
A distanza di due ore dalla celebrazione dell'argento di Noemi Batki dalla piattaforma alla Schwimm-und Sprungalle, la piscina che accoglie i tuffi. Pronti, via ed è subito festa al Velodrom con la coppia più bella del mezzofondo azzurro Paltrinieri-Detti protagonista negli 800 stile libero.
Oro e bronzo. Come nei 1.500 stile libero. Gregorio Paltrinieri è incontenibile e dopo aver trionfato nei 1.500, si prende anche il titolo europeo degli 800 stile libero.
Gabriele Detti non molla e conquista un'altra medaglia di bronzo, dopo quella dei 1.500.
La finale degli 800 stile libero, in apertura del pomeriggio del nuoto, regala subito due gemme. Gregorio Paltrinieri vince col record dei campionati di 7'44"98, a due secondi e due decimi dal record europeo di Gabriele Detti (7'42"74) e a meno di due secondi dal primato personale (7'43"01).
Gabriele Detti si classifica terzo con 7'49"35. Secondo, come nella distanza più lunga, Pal Joensen delle Isole Far Oer con 7'48"49.
Il precedente record dei campionati era 7'48"28 del francese Sebastien Rouault a Budapest 2010.
Stesso podio dei 1.500 e un'altra volta a feteggiare insieme, la seconda consecutiva in due giorni.
Il terzo squillo azzurro al Velodrom è di Luca Leonardi nella finale dei 100 stile libero. Conquista il bronzo con 48"38, a due centesimi dall'argento di Fabien Gilot, che gli vale il record personale assoluto.
Più veloce anche di quando nuotava col gommato: il precedente col costumone era 48"45 del 2009 e quello con il costume in tessuto 48"66 in batteria.
Il passaggio ai 50 di Leonardi è 22"95, quello di Gilot 22"83. Vince Florent Manaudou in 47"98 (22"56). Quinto Luca Dotto con 48"58, dopo il passaggio di metà gara in 22"93.
Il quarto acuto è di Ilaria Bianchi, che accende il turbo nelle gambe e nella seconda vasca rimonta e si prende la medaglia di bronzo dei 100 farfalla.
La primatista italiana è terza: in 57"71 e al passaggio era quarta con 27"24. Nella vasca di ritorno nuota in 30"47 superando allo sprint l'olandese Inge Dekker, alla fine quarta per un centesimo.
Per un centesimo si è decisa anche la vittoria: la danese Jeanette Ottesen con 56"51 precede la svedese Sarah Sjoestroem (56"62) che aveva rinunciato ai 200 stile libero, malgrado la frazione lanciata più veloce della staffetta, per provare a stabilire il record mondiale.
Scelta sbagliata. Federica Pellegrini ringrazia. Quinta l'altra finalista azzurra Elena Di Liddo con 58"27.
Gran finale con la 4x100 stile libero mixed. Luca Dotto (48'78), Luca Leonardi (48"01), Erika Ferraioli (53"83) e Giada Galizi (54"40) vincono l'oro e con il record italiano ed europeo di 3'25"02, al di sotto dei time limite indicati dalla FIN (3'27"00) e dalla LEN (3'29"10).
Nel frattempo la primatista del mondo Federica Pellegrini si qualifica alla finale dei 200 stile libero con 1'56"69 (57"07 al passaggio dei 100 metri) e il miglior tempo delle semifinali.
Stavolta l'ungherese Katinka Hosszu è dietro, col terzo tempo di 1'56"96 (57"09) e si fa notare la russa Veronika Popova, col secondo crono di 1'56"84 (57"25).
Tredicesima ed eliminata Chiara Masini Luccetti con 2'00"25 (58"04).
Giulia De Ascentis è settima nella finale dei 200 rana con 2'26"71, a 37 centesimi dal primato personale stabilito nella semifinale. Vince la danese Moeller Rikke Pedersen col record dei campionati di 2'19"84.
Superano le semifinali Arianna Barbieri ed Elena Gemo rispettivamente col quinto e sesto tempo nei 50 dorso di 28"30 (eguagliato il primato personale) e in 28"44 (primato personale in tessuto). Luca Mencarini col quarto tempo dei 200 dorso in 1'58"16 (eliminato Christopher Ciccarese, 13esimo in 2'00"20). Andrea Toniato col quinto tempo dei 50 rana in 27"60 dietro al record mondiale del britannico Adam Peaty in 26"62 (eliminato Mattia Pesce, nono in 27"78).
Non basta il record personale a Piero Codia per entrare nella finale dei 100 faralla: l'azzurro chiude con 52"40, migliorando il precedente 52"58, ma si classifica undicesimo. Eliminato anche il primatista italiano della distanza Matteo Rivolta, quattordicesimo con 52"62.
Le medaglie sono frutto del lavoro e del sacrifio. Del sudore versato a Roma e a Bologna.
Gregorio Paltrinieri e Gabriele Detti stanziali al centro federale di Ostia, Erika Ferraioli si allena all'Acquacetosa, Giada Galizi e Luca Dotto al Foro Italico, mentre Luca Leonardi e Ilaria Bianchi alla piscina Sterlino di Bologna.
Sulla scia di Emiliano Brembilla e Massimiliano Rosolino, tre volte insieme sul podio europeo tra Siviglia 1997 e Berlino 2002; Gregorio Paltrinieri e Gabriele Detti concedono il bis negli 800.
«Sono contento. Pensavo di aver nuotato un tempo più alto, – ammette Greg, 20 anni il prossimo 5 settembre, tesserato per Fiamme Oro e Coopernuoto ed allenato da Stefano Morini. – Ho fatto una fatica boia.
«Ti alleni 365 giorni all'anno, Natale e Pasqua compresi, e poi soffri maledettamente per nuotare un ottocento. La medaglia con record europeo dei 1500 non ha attenuato i dolori. Ne sentivo ovunque. Anche in vasca. Così ho tirato subito, come mio solito.
«Cercando di acquisire più vantaggio possibile e poi amministrarlo. L'ultimo cento non finiva mai. Credo che il mezzofondo stia crescendo molto. Io e Gabriele pure e sarà una bella sfida fino alle Olimpiadi di Rio de Janeiro.
«Adesso sono in vacanza. Riposo e a Lisbona con gli amici di Carpi che non vedo da tanto tempo.»
D'accordo Detti, 20 anni tra una settimana, tesserato per Esercito e Team Lombardia.
«L'obiettivo era conquistare due medaglie di qualunque colore fossero. Stavolta me la sono cavata. Gregorio ha vinto ma non mi ha tolto il record europeo. In acqua ho faticato molto.
«Le energie stanno finendo e sabato ho anche la batteria della 4x200. Non so come riuscirò a finirla. Intanto ci godiamo questa bellissima doppia doppietta. Abbiamo lavorato tutta la stagione per coronare i nostri sogni e ci siamo riusciti.»
Da Bologna arrivano altre due medaglie individuali. Quella di Luca Leonardi nei 100 stile libero e di Ilaria Bianchi nei 100 farfalla.
Entrambi seguiti dal tecnico federale Fabrizio Bastelli hanno raccolto quanto seminato nel corso dell'anno dopo un paio di stagioni di attesa.
«Ho nuotato il personale nella gara più importante dell'anno, – sottolinea Leonardi, 23enne milanese, tesserato per Fiamme Oro e Azzurra 91, al primo anno bolognese insieme ala fidanzata ranista Martina Carraro. – Questa medaglia significa molto.
«Soprattutto che Bastelli ha lavorato capendo le mie esigenze, non tanto in fase di carico quanto di avvicinamento, e ha corretto o quanto meno smussato le mie imprecisioni.
«Dopo la frazione in 4x100 pensavo di poter nuotare questo tempo; ma una cosa è immaginarlo, un'altra realizzarlo. Tre decimi di miglioramento sono molti e ai due centesimi che mi dividono dall'argento del francese Fabien Gilot neanche penso.
«Non ho nessuna recriminazione Meglio di così non poteva andare. Il 48"3 è wow, la ciliegina sulla torta di una bella stagione. Ora continueremo a lavorare sulla gara individuale e sulla staffetta in cui credo molto.
«Prima della gara Mirco Di Tora mi ha mandato un messaggio incitandomi a godermi la finale, ad essere protagonista e a finire senza rammarichi. Credo ci esserci riuscito.»
Raggiante Ilaria Bianchi per la medaglia e per il responso cronometrico: per la seconda volta in pochi giorni inferiore ai 58".
«Campionessa d'Europa e del mondo in vasca corta in una stagione particolare; ora bronzo con tutte le più forti in vasca, ma proprio tutte.»
Lo ripete, ribadisce più volte affinché il messaggio sia chiaro. Ilaria Bianchi - 24enne di Castel San Pietro, tesserata per Fiamme Azzurre e Azzurra 91 ed allenata da Bastelli - è tornata dopo un anno così così ed è pronta a tirare dritto fino alle Olimpiadi di Rio.
«Il risultato porta con sé fiducia e stimoli nuovi. Mi ero stufata di lavorare tanto per non raccogliere niente. Invece ho mostrato di che pasta sono fatta. Buon passaggio e ottimo ritorno, uno dei migliori che ho mai nuotato.
«Non ho visto nessuno per non distrarmi. Testa bassa fino al tocco. Se potessi nuoterei con gli occhi chiusi. E sono stata anche fortunata. Un centesimo di vantaggio sulla quarta tutto meritato.»
In finale c'è lo show della staffetta veloce mista. Record europeo e medaglia d'oro per Luca Dotto, Luca Leonardi, Erika Ferraioli e Giada Galizi.
È la medaglia del divertimento, che regala un sorriso anche a Dotto (Forestale / Larus Nuoto), quinto nei 100 stile libero.
«Ho provato fino all'ultimo a restare in gara per la zona medaglia, ma agli 85 metri mi sono spento. Si sono fermate le gambe e appesantite le braccia. Sono passato troppo forte e ho buttato via la gara. Ci ho provato. Non ho rimpianti.
«Oggi valevo questo tempo. Mi sta mancando lo spunto. Il mio livello medio è molto alto, però mi manca il colpo di reni per buttare giù quei due decimi nelle occasioni che contano.
«In staffetta mi sono rifatto e sono anche riuscito a nuotare un buon tempo malgrado la fatica di poco prima. Sono contento per la squadra, per la medaglia e per il record.»
Leonardi è tra i più raggianti. Oro e bronzo in 45 minuti.
«Una grande soddisfazione in una staffetta fuori dal comune. – Galizi (Aurelia Nuoto Unicusano) neanche ci doveva essere. – E invece sono qui con la medaglia al collo. Puntavamo al terzo posto ed è arrivato l'oro», con la Ferraioli (Esercito / CC Aniene) che puntualizza così.
«Non era mica facile. Ci siamo messi dietro Russia e Francia. Magari eravamo in pochi alla partenza ma c'erano le squadre migliori.»
Appuntamento a sabato con la primatista del mondo Federica Pellegrini (CC Aniene) che proverà a vincere il terzo titolo consecutivo nei 200 stile libero. Impresa mai riuscita a nessun'atleta nella storia dei campionati europei.
«Non pensavo di aver nuotato al di sotto dell' 1'57" – racconta. – Domani mattina riposo, recupero le energie e poi do tutto in finale alla ricerca del miglior risultato possibile.
«In questo caso la medaglia è più importante del tempo. Sarà una gara al cardiopalmo. Incerta fino all'ultimo metro. Metterà la mano avanti chi avrà più freddezza ed energia.»
Nelle altre finali settima Giulia De Ascentis (Forestale / CC Aniene) nei 200 rana.
«Ho provato a forzare i primi cento, poi mi si è annebbiata la vista. Sono comunque contenta.»
Quinta Elena Di Liddo (CC Aniene) nei 100 farfalla in 58"27: «Non sono contenta. Volevo scendere almeno sotto i 58 secondi.»