Contributi di genere: l'efficacia dell'innovazione nell'impresa

L’esperienza e la percezione di Alessandro Garofalo sul contributo delle donne nel mondo del business

L’incontro di questa mattina  dal titolo «Contributi di genere.
Il valore e l’efficacia nei gruppi che si occupano di innovazione e nel mondo imprenditoriale» è stato aperto dal saluto portato da Violetta Plotegher, Vicepresidente e Assessora regionale e da Luciana Grillo, Presidente del Consiglio delle donne del Comune di Trento.
I lavori sono iniziati con l’intervento di Claudia Gasperetti, che ha illustrato la struttura del Comitato per la promozione dell’imprenditoria femminile, di cui è Coordinatrice, ha ricordato le iniziative svolte a sostegno delle attività gestite da donne e quali sono gli strumenti a loro disposizione.
Ha inoltre illustrato i dati trimestrali sull’imprenditoria femminile in provincia di Trento elaborati dall’Ufficio studi e ricerche della Camera di Commercio.
 
Il quadro locale a marzo 2015 – ha spiegato Gasperetti – rivela che in Trentino ci sono 8.850 imprese femminili registrate che rappresentano il 17,4% del totale di quelle registrate e operanti sul territorio locale (50.856 unità). In provincia di Bolzano questa percentuale è pari alla nostra (17,4%), mentre a livello nazionale raggiunge quota 21,6%.
A fronte di una leggera riduzione del numero di imprese femminili presenti sul territorio, che è passato da 8.855 di fine 2014 a 8.850 unità, la percentuale sul totale subisce un leggero aumento salendo dal 17,3% al 17,4%.
Negli ultimi sette anni, l’incidenza delle imprese femminili in Trentino ha registrato una crescita sensibile e costante, passando dal 16,2% del 2008, al 16,8% del 2011, fino ad arrivare al 17,4% rilevato nel marzo di quest’anno.
I settori nei quali sono presenti più attività gestite da donne sono il «Commercio all’ingrosso e al dettaglio» con 1.987 imprese e «Agricoltura, silvicoltura e pesca» con 1.839 unità, rispettivamente pari al 22,45% e al 20,78% sul totale delle imprese femminili registrate. (Dati Infocamere elaborati dall’Ufficio studi e ricerche della Camera di Commercio di Trento).

La parola è quindi passata ad Alessandro Garofalo, esperto di innovazione e past president di Trentino Sviluppo.
Nel suo intervento ha sviluppato un'analisi basata sull’esperienza accumulata in circa 30 anni di lavoro fatta in gruppi di innovazione che, nel tempo, hanno coinvolto circa 45mila persone, di cui il 20% donne, e dalla quale si evidenziano differenze di genere che, se ben gestite, permettono di ottenere eccellenti risultati e stabilire un buon clima in ambito operativo.
«Nei gruppi di lavoro – ha spiegato Garofalo – sono tre le capacità che le donne riescono a sviluppare con maggiore abilità rispetto agli uomini, e che permettono loro di ottenere maggiori e migliori risultati: l’antifragilità, ossia la capacità di dare il meglio di sé nel caos organizzativo, la capacità di negoziare in situazioni complesse e l’intelligenza emotiva. Devono però imparare ad avere maggiore fiducia in se stesse e a lavorare sulla resilienza, ovvero sulla loro innata capacità di saper emergere in fasi di criticità.»
L’incontro si è concluso con una sessione creativa che ha delineato l’importanza di saper individuare e affrontare le ansie sociali (da critica, da perdita, da intimità, da confronto e da attenzione), per migliorare la gestione dei gruppi di lavoro misti.