Nuovo appuntamento con la giovane danza
Venerdì 11 dicembre all'Auditorium «Melotti» di Rovereto
BE Fest 15 @ Birmingham Rep - Tristissimo (C&C) © Alex Brenner.
La programmazione del Centro Servizi Culturali S. Chiara all'Auditorium «Melotti» di Rovereto, che guarda alle diverse espressioni del «contemporaneo», proporrà venerdì 11 dicembre un nuovo incontro con l'arte coreutica.
Si tratta della seconda «Serata anticorpi Explo» Tracce di giovane danza d'autore», che vedrà sul palcoscenico della sala teatrale di Corso Bettini tre diversi spettacoli.
Si partirà alle 20.45 con Tristissimo, una coreografia di Carlo Massari e Chiara Taviani, che ci proietta inizialmente in un mondo perfetto.
Sembra un giorno perfetto, ma poi all'improvviso tutto si storce e questo avviene per mano dell'uomo.
«Ci siamo chiesti cosa ci rende tristi – scrivono i due protagonisti dello spettacolo – e che cosa ci ammazza. Che forma ha questa tristezza. Abbiamo scoperto che esiste il blue Monday, una sorta di mega depressione mondiale. E che non esistono tragedie a lieto fine, né tanto meno guerre senza caduti.»
La seconda performance vedrà invece in scena Stellario Di Blasi, danzatore e coreografo messinese, con La medesima ossessione: il corpo.
Si tratta di una pièce che trae lo spunto dalla poetica di Francis Bacon e Michelangelo Buonarroti e, con la medesima ossessione – come spiega Di Blasi – «espone un corpo abitato, trasfigurato, tormentato, divino o organico, fragile o possente, nudo o vestito, finito o non finito. Un corpo simbolo di una fragilità dell’umano in transito, in continuo divenire dentro e oltre il limite di quel non luogo che è la nostra condizione moderna.»
La serata si concluderà con This is not a show di e con Annalì Rainoldi, danzatrice versatile e coreografa indipendente.
Lo spettacolo descrive l'uomo come sintesi di cinismo e poesia nell'attuare piccoli inganni quotidiani.
«Uno uomo che – spiega la coreografa – si veste e si sveste di maschere arcaiche che rappresentano i miti della società in questo tempo. In questo mondo, dove la lotta tra razionale e irrazionale si trasforma nell'arrendevolezza a forze esterne che ci agiscono innescando meccanismi di sopravvivenza. Quale grado di consapevolezza abbiamo rispetto a noi stessi e alle nostre azioni?»
Fra l'una e l'altra performance, ciascuna dei quali avrà una durata di circa venti minuti, sono previsti degli «intervalli eno-gastronomici» con piccoli assaggi golosi offerti al pubblico.