Novità 2019 cessione del quinto: più tutela per i clienti

Ecco cos’è e come funziona e come cambia una delle più facili erogazioni finanziarie

L’INPS ha ufficialmente reso noti alcuni aggiornamenti normativi relativi alla cessione del quinto dello stipendio o della pensione, il noto prestito a cui spesso ricorrono lavoratori e pensionati italiani per affrontare spese di piccola-media entità.
 
Con il messaggio 4621/2018 è stato reso noto il nuovo schema di convenzione tra Ente pensionistico e istituti di credito relativamente al trattamento dei dati personali e alla loro diffusione, in seguito all’entrata in vigore del nuovo Regolamento Europeo 679/2016 volto a tutelare la privacy dei consumatori.
 
Apparentemente insignificante, la revisione dell’articolo 17 della Convenzione risulta invece essere interessante, in quanto sono stati introdotti nuovi articoli che garantiscono maggior trasparenza per il consumatore finale.
 
 Cessione del quinto dello stipendio: cos’è e come funziona 
Riassumiamo quali sono le caratteristiche principali di questo particolare prestito che viene concesso ai pensionati e ai lavoratori sia privati che pubblici (maggiori informazioni a questo link: http://www.calcoloprestito.org/guida/cessione-quinto-dipendenti-pubblici).
 
Una delle caratteristiche più importanti della cessione del quinto è la facilità di erogazione: basterà infatti presentare all'istituto di credito convenzionato la propria busta paga o cedolino della pensione per ottenere una risposta celere in merito alle possibilità di erogazione del prestito. Saranno proprio questi documenti ad essere utilizzati come garanzia per la restituzione.
 
L’importo della rata, che non potrà superare il 20% dello stipendio o pensione percepita dal richiedente, verrà poi trattenuto direttamente dalla busta paga o dal cedolino della pensione. 
Per ciò che concerne la durata, questa potrà arrivare fino a 120 mensilità, ovvero 10 anni.
 
La cessione del quinto inoltre potrà essere rinnovata in caso di necessità: per poter compiere questo rifinanziamento però, dovrà essere superato almeno il 40% della durata complessiva del piano di ammortamento. Questo significa che ad esempio, in caso di stipula di una cessione del quinto nel 2019 a 10 anni, questa non potrà essere rinnovata prima del 2023.
 
La formula intorno alla quale è strutturata la cessione del quinto la rende una forma di prestito accessibile anche a cattivi pagatori e protestati.
 
 Cessione del quinto: novità 2019 
Proprio nella direzione della maggior tutela del cliente si inserisce la revisione dell’articolo 17. Sono stati, infatti, introdotti nuovi articoli che mirano a disciplinare una maggior trasparenza per quanto riguarda il recupero dei crediti residui, i rinnovi di contratto e la variazione di importi e beneficiari.
Gli istituti di credito convenzionati sono ora invitati a prendere visione della revisione e a sottoscrivere le modifiche intercorse se vogliono continuare ad erogare questo tipo di prestito ai propri clienti
 
L’obiettivo dell’INPS è non solo quello di adeguarsi a quanto richiesto nel Regolamento UE, ma soprattutto di contenere i tassi di interesse al di sotto di un tetto prestabilito che non potrà più essere superato, pena l’esclusione dell’istituto erogante dalla convenzione con la conseguente perdita della possibilità di stipulare la cessione del quinto.