Attilio Scienza superstar – Di Giuseppe Casagrande

Professore e agronomo di fama internazionale, tra i massimi esperti di viticoltura, è un autorevole punto di riferimento nel mondo dell'enologia

Il prof. Attilio Scienza riceve il premio da Alessandro Torcoli, direttore di «Civiltà del bere».
 
Duplice, prestigioso riconoscimento per il prof. Attilio Scienza, trentino purosangue, luminare del mondo vitivinicolo e agronomo di fama internazionale.
Nei giorni scorsi a Forte dei Marmi in occasione di «VinoVip al Forte», la biennale che riunisce in Versilia il meglio della produzione enologica italiana, la rivista Civiltà del bere gli ha assegnato il Premio Pino Khail 2023 per il suo infaticabile impegno nella promozione del vino italiano di pregio nel mondo.

Negli stessi giorni il prof. Scienza è stato premiato dalla Biblioteca Bruno Lunelli come coautore dell'opera monumentale «Raccontare il Trentino del vino».
Tra i massimi esperti di viticoltura in Italia e nel mondo, il prof. Attilio Scienza ha formato e continua ad essere un punto di riferimento per generazioni di operatori del settore vitivinicolo grazie alla sua appassionata opera di ricerca, informazione e cultura.

Attività che svolge da decenni, mettendo a confronto studi scientifici, genetica e antropologia.
 

Il prof. Attilio Scienza, l'archeologa Rosa Roncador e il giornalista Nereo Pederzolli.
 
 Illustre cattedratico, è stato direttore dell'Istituto Agrario di San Michele  
Il professor Attilio Scienza ha insegnato alla Statale di Milano ed è stato direttore generale dell’Istituto Agrario di San Michele all’Adige.
Ha ricevuto il «Premio Aei» per la ricerca nel 1991, il «Premio Internazionale Morsiani» nel 2006, il «Premio Oiv-Parigi Viticoltura» per il miglior libro scientifico su tematiche viticole e della sulla cultura della vite nel 2003, 2008, 2011 e 2012 e 2017.
È autore di 380 pubblicazioni scientifiche e di 32 testi a stampa che trattano argomenti tecnici e culturali.
Il Premio, ideato dal direttore di «Civiltà del bere» Alessandro Torcoli per ricordare il giornalista Pino Khail, fondatore della rivista nonché pioniere della promozione del vino di qualità italiano, è stato assegnato negli anni a personalità come Lucio Caputo, presidente Italian Wine & Food Institute, Lucio Tasca (Tasca d’Almerita), Piero Antinori, Pio Boffa (Pio Cesare), il giornalista Cesare Pillon, Piero Mastroberardino (Mastroberardino) e Chiara Lungarotti (Lungarotti).
 
 I vincitori dell'edizione 2023 del «Premio Biblioteca Bruno Lunelli»  
Nei giorni scorsi sono stati resi noti anche i nomi dei vincitori dell'edizione 2023 del «Premio Biblioteca Bruno Lunelli - Un Libro Di Vino», dedicato esclusivamente alla letteratura enoica.
Il premio fondato da Franco Lunelli, primogenito di Bruno Lunelli e dal nipote Marcello, è assegnato dalla Biblioteca Bruno Lunelli per ricordare Bruno Lunelli, l’iniziatore della fortuna delle Cantine Ferrari.
Quest'anno sono stati premiati ex aequo Massimo Zanichelli, autore del volume «La Montagna» (Bietti editore) e gli autori dell'opera monumentale «Raccontare il Trentino del vino»: Attilio Scienza, Rosa Roncador e Nereo Pederzolli.
La preminazione avrà luogo a settembre nella rinascimentale Villa Margon sulle colline vitate che sovrastano Ravina di Trento in occasione del Trentodoc Festival delle bollicine.
 

Il giornalista lombardo Massimo Zanichelli.
 
 Premiati Attilio Scienza, l'archeologa Rosa Roncador e Nereo Pederzolli  
«Metti assieme un acclamato scienziato della vite come Attilio Scienza, un amante della bella scrittura e del buon vino qual è Nereo Pederzolli e una passionale archeologa che risponde al nome di Rosa Roncador ed ecco “Raccontare il Trentino del vino” è un libro che si legge come un romanzo e che è tra i migliori titoli scritti sul vino di una terra, il Trentino, straordinario esempio di biodiversità» – si legge nelle motivazioni della giuria dell’unico premio italiano riservato a titoli che abbiano come protagonista il vino.
Il premio è presieduto da Marcello Lunelli e fanno parte della giuria Carla Bernini, Oscar Farinetti, Eliana Liotta, Chiara Maci, Matteo Marzotto, Alessandro Saviola, Andrea Segrè e Fabio Tamburini.
 
 I vigneti, le cantine, le storie dei vignaioli raccontate da Massimo Zanichelli  
Premiato ex aequo anche il giornalista Massimo Zanichelli per il volume La Montagna.
Laureato in storia dell'arte presso la facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Milano, ha iniziato a occuparsi di vino alla fine degli anni Novanta. Dal 2001 al 2016 ha fatto parte del «Dream Team»[ del Gruppo Editoriale l’Espresso, firmando la rubrica sul vino del settimanale L’Espresso e la guida I Vini d’Italia. Ha collaborato con Veronelli e con le guide dell'Associazione Italiana Sommelier.
Il suo libro Effervescenze, che è stato salutato da Camillo Langone come «Il più interessante libro sul vino italiano da vari anni a questa parte», si inserisce nella tradizione del diario di viaggio inaugurata da Mario Soldati.
 

Il giornalista Gianpaolo Giacobbo brinda con il collega Massimo Zanichelli.
 
 «La Montagna», uno straordinario affresco dell'Italia del vino 
«La Montagna è un gran bel libro che prende per mano il lettore – questa la motivazione del Premio Bruno Lunelli – e lo accompagna prima tra i tanti vigneti che pitturano l’Italia dai cinquecento metri in su, poi nelle cantine e infine nelle degustazioni. Montagna non è che il primo titolo di un’impresa titanica che Massimo Zanichelli s’è imposto di compiere, se il seguito si rivelerà alla stessa altezza, si avrà uno straordinario affresco dell’Italia del vino» – aggiunge la giuria sul libro di Massimo Zanichelli.

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Giuseppe Casagrande – [email protected]