«Alle 5 da me»: conquista il pubblico scena dopo scena

Lo spettacolo aprirà venerdì 22 novembre la Stagione di Prosa organizzata a Mori dall’Amministrazione comunale e dal Coordinamento Teatrale Trentino

Cinque donne che corteggiano un uomo e cinque uomini che corteggiano una donna.
Sono i protagonisti, affidati alla poliedrica interpretazione di Gaia De Laurentiis e Ugo Dighero, dell’esilarante commedia «Alle 5 da me» che aprirà venerdì 22 novembre al Teatro «G. Modena» la Stagione Teatrale di Mori.
Si tratta di un testo drammaturgico del commediografo parigino Pierre Chesnot che racconta i disastrosi incontri sentimentali di un uomo in cerca di stabilità affettiva e di una donna alla ricerca spasmodica di un essere di sesso opposto che le possa garantire una procreazione senza l’uso di provette.
Protagonista dello spettacolo un trio, formato dai due interpreti e dal regista Stefano Artissunch, che già aveva affrontato con successo la messa in scena di una commedia dello stesso autore, «L’inquilina del piano di sopra».
 
«È stata Dorothee Chesnot – svela il regista – a consigliarmi di leggere e mettere in scena il testo del padre Pierre Alle cinque da me. Dopo aver visto e apprezzato a Roma L’inquilina del piano di sopra, si è parlato fin da subito di Gaia De Laurentiis e Ugo Dighero, essendo stati molto apprezzati nel precedente spettacolo tanto che lo stesso Chesnot, riprendendo in mano il testo e pensando a Gaia e Ugo come interpreti, ha voluto omaggiarli scrivendo una scena appositamente per loro due.
Gaia De Laurentiis e Ugo Dighero (noto al pubblico soprattutto per il ruolo di Giulio Pittaluga nella serie televisiva «Un medico in famiglia») si travestono nella spasimante o nello spasimante di turno con velocissimi cambi d’abito, mettendo così in luce che, come spesso capita nella vita, quando si vuol incontrare qualcuno alla svelta, si diventa poco selettivi. E così, i due protagonisti finiscono per trovarsi ad accogliere in casa personaggi davvero singolari e a tratti paradossali, attraversando un vero e proprio percorso a ostacoli che li porterà a cimentarsi con grande maestria nelle più svariate interpretazioni e dimostrando ognuno le proprie straordinarie capacità attoriali.
 
«Dopo aver letto il testo – scrive Stefano Artissunch nelle note di regia – la visione cinematografica mi ha guidato verso le suggestioni dei film franco-spagnoli in cui il comico lambisce il grottesco, tuttavia, nella commedia, l’obiettivo che mi pongo è quello di mantenere il più possibile la Verità Scenica senza rinunciare al sano divertimento, ma facendo in modo che, se pur attraverso il gioco del travestimento, i caratteri resi umani e credibili possano creare empatia con lo spettatore. È una sfida stimolante portare in scena Alle 5 da me, un vero e proprio cimento da condividere con attori e collaboratori chiamati a confrontarsi con una galleria di personaggi, ma sostenuti da un testo ricco di battute, situazioni e favolosi interpreti. Ed è proprio nel gioco del teatro e nella condivisione che si è voluto fare il massimo perché la confezione della pièce sia la cornice più giusta a dare lustro al quadro.»
Matteo Soltanto ha ideato la scenografia realizzando sul palcoscenico una sorta di installazione; i costumi sono di Marco Nateri e il disegno delle luci di Giorgio Morgese. Accompagnano lo spettacolo le musiche della Banda Osiris.
Venerdì 22 novembre il sipario del Teatro «G. Modena» di Mori si alzerà su «Alle 5 da me» alle 20.45.