Domani si conclude il 36° Festival «Drodesera-Centrale Fies»

Ha ottenuto oltre 10mila presenze tra pubblicom operatori, artisti e giornalisti

Sciarroni - Ph Andrea Pizzalis per Centrale Fies.
 
Si chiude sabato sera «World Breakers», la 36esima edizione del festival di arti performative Drodesera che dal 22 luglio ha portato a Centrale Fies grandi artisti nazionali e internazionali del panorama teatrale contemporaneo.
Nove giorni di teatro, danza, performance e arti visive che fin dall'inaugurazione – aperta a tutta la città, con l'artista Luigi Presicce – ha coinvolto un numero incredibile di spettatori, raggiungendo oltre le 10.000 presenze tra pubblico, operatori, artisti e giornalisti, di cui più di 5.000 paganti.
Tra i «mondi» che sono stati attraversati e raccontati dal festival, LIVE WORKS Performance Act Award, che ha decretato come vincitore della quarta edizione, l'artista francese Maxime Bichon.
 

 
La giuria internazionale (costituita da Aaron Cesar, Charles Aubin, Lorenzo Benedetti, Marwa Arsanios) ha dichiarato così.
«Vorremmo ringraziare tutti gli artisti per aver condiviso con noi il loro lavoro e le ricche ricerche. Siamo stati molto colpiti dai diversi approcci con cui i partecipanti si sono confrontati con la performance.
«Il processo di selezione è stato una sfida difficile per la giuria, e alla fine siamo giunti alla decisione di assegnare questo Premio a Maxime Bichon per la performance ACT III: Like a flag within a frame perché crediamo che la stratificazione dello spazio, del contesto e del paesaggio, produca un'esperienza sofisticata della performance.
«Abbiamo particolarmente apprezzato l'abilità di prendersi dei rischi e consacrare il tempo a Centrale Fies per la sperimentazione nella sua ricerca. Attendiamo con interesse lo sviluppo futuro del lavoro.»
 

 
Tanti gli appuntamenti dell'ultima serata di Drodesera, in scena due importanti produzioni delle compagnie che fanno parte di Fies Factory, l'hub per artisti e creativi aperto nel 2007: alle 18.30 e alle 20, Sotterraneo presenta in prima nazionale «Postcards from the future», e a seguire «Socrate il sopravvissuto / come le foglie» di Anagoor (alle 22.15).
Alle ore 21, l'appuntamento è con il meraviglioso e delicato lavoro del coreografo e danzatore Alessandro Sciarroni, «Aurora».
Lo spettacolo nasce da una riflessione sulle discipline sportive in generale, e in particolare sul gioco del Goalball, sport per non vedenti e ipovedenti ed è il terzo capitolo del progetto «Will You Still Love Me Tomorrow?», una trilogia di Sciarroni dedicata ai concetti di resistenza, sforzo e concentrazione.
Inoltre replica il nuovo lavoro di CollettivO CineticO | Francesca Pennini, «La Casa di Pietra del Fratello Maggiore», un percorso interattivo scaturito dalla relazione tra anatomia e iconologia, dall'intersezione tra medicina tradizionale cinese e il Salone dei Mesi di Schifanoia.
 

Sotterraneo - Ph. Alessandro Sala Skillbuilding 2014.
 
Un lavoro site-specific per Drodesera XXXVI, una creazione in un luogo segreto di Centrale Fies.
La giornata finale di Helicotrema Recorded Audio Festival si apre alle 19 con Extravaganza, un momento incentrato sulle sperimentazioni sonore, a seguire, alle 20, À bout de disco, la sessione fra paesaggi urbani, colpi di telefono e vocalist di discoteche anni '90.
Si conclude inoltre il Lab ART, DATA AND ACTIVISM – 3° appuntamento del progetto europeo Urban Heat – che si è sviluppato in una tre giorni di dialogo e confronto internazionale tra artisti, curatori e ricercatori per indagare la relazione tra uomo e paesaggio, un rapporto costantemente riarticolato grazie a progetti e pratiche che coinvolgono ambiti di ricerca diversi. Il progetto ha sfruttato un punto di vista privilegiato: il paesaggio naturale nel quale è inserita Centrale Fies.