La strategia anticrisi delle imprese grafiche è nell’innovazione
Il digitale è considerato fondamentale per lo sviluppo – Una su cinque è pronta ad attivare stampanti 3d – La nuova figura professionale è il webmobile designer
Di seguito sono riportati i principali risultati della ricerca «I fabbisogni formativi e professionali del settore grafico», realizzata dal Censis in collaborazione con Cnos-Fap, presentata oggi a Torino nell'ambito del convegno «Carta Bianca» presso la Sala Multimediale della Regione Piemonte da Claudia Donati, ricercatrice del Censis, e discussi, tra gli altri, da don Enrico Peretti, Direttore generale Cnos-Fap, Giovanna Pentenero, Assessore all'Istruzione, lavoro e formazione professionale della Regione Piemonte, Pietro Lironi, Presidente nazionale Assografici, e Matteo Dittadi, Segretario nazionale settore grafico Cnos-Fap. «A fronte di una domanda che cambia, il Cnos si sta interrogando sul futuro assetto della formazione triennale degli operatori grafici, – ha detto Matteo Dittadi, Segretario nazionale settore grafico Cnos-Fap. – La ricerca che abbiamo svolto in collaborazione con il Censis ci dà qualche conferma e molti spunti di riflessione su come innovare la proposta formativa e sugli obiettivi formativi del percorso di base.» |
- Il 26,9% delle aziende del settore è cresciuto malgrado la crisi e l'11,9% è in
fase di ripresa.
- Il digitale è considerato un elemento imprescindibile per lo sviluppo.
- Una su cinque è pronta ad attivare stampanti 3d.
- La figura professionale più ricercata è il web/mobile designer.
La spinta all'innovazione come strategia anti-crisi
Il 26,9% delle imprese grafiche ha registrato una crescita negli ultimi tre anni nonostante la crisi e l'11,9% dichiara di essere in fase di ripresa.
Moltissime quelle che hanno investito sull'innovazione dei servizi alla clientela (50%), del processo produttivo (44,2%), dei sistemi informatici e delle tecnologie (43,9%), dei servizi e prodotti offerti (43,8%).
È quanto emerge da una indagine sui fabbisogni formativi e professionali delle imprese del settore realizzata dal Censis in collaborazione con Cnos-Fap.
Negli ultimi tre anni, il 75,4% delle aziende ha fatto innovazione creando nuovi prodotti e servizi, il 70,5% ha introdotto nuove tecnologie e macchinari funzionali al miglioramento dei processi di lavoro, più della metà (il 52,7%) ha esplorato settori alternativi di attività, il 48,1% ha migliorato i canali di vendita e la funzione commerciale.
I fabbisogni di competenze
Per accompagnare l'innovazione, il 54,9% delle imprese grafiche ha dovuto acquisire nel triennio nuove professionalità o ha dovuto aggiornare le competenze presenti in azienda.
Le aree funzionali per cui c'è bisogno di introdurre nuove professionalità o di rafforzare le competenze sono, in primo luogo, quella commerciale e del marketing (secondo il 51,9% delle imprese), poi quella della produzione (49%), della ricerca e sviluppo (37,3%).
Tra le figure professionali necessarie ci sono soprattutto quelle legate all'informatica e al web. Al primo posto il web/mobile designer (44,6%), seguito dal programmatore (39,2%) e dal web producer (23%).
Più in basso si collocano figure più tradizionali, quali il prestampatore (14,9%), lo stampatore tradizionale (13,5%) e lo stampatore in ambito digitale (12,2%).
Nel prossimo futuro stampanti 3d, ambienti social e mobile design
Molto significativo dell'evoluzione del settore è il dato relativo ai servizi che si intendono attivare nei prossimi due anni.
Ai primi posti si collocano servizi correlati alle tecnologie digitali o alle tecnologie più avanzate, spesso con una forte impronta commerciale.
Il 20,5% delle imprese intende attivare un servizio di stampa 3d, il 15,9% pensa di cimentarsi nelle attività di Seo o social media marketing, una quota analoga nel web marketing.
Seguono web design (13,6%) e mobile design (12,5%).
Le competenze dei grafici di domani
Il 68,9% delle imprese si aspetta dalle nuove leve la conoscenza del settore grafico a livello complessivo, conoscenze informatiche (63,5%), familiarità con la lingua inglese (45,9%) e con il marketing (36,5%).
In relazione alle competenze tecniche, per il 56,8% degli intervistati è necessario che i futuri assunti abbiano competenze di gestione del flusso di lavoro e, con la medesima percentuale, le competenze nel web, web marketing e social media marketing.
L'importanza dell'aggiornamento
Nel 29,1% delle aziende l'aggiornamento del personale è considerato strategico e i dipendenti sono annualmente coinvolti in percorsi di formazione.
Per il 33,6% si tratta di un aspetto importante, ma che andrebbe implementato.
Nel 21,6% delle aziende, invece, sono stati effettuati tagli a questa voce di spesa a causa della difficile situazione di bilancio.