Crisi del settore vino, la Provincia elabora un piano strategico

Il Piano Pedron valido solo in parte: affidato alla Fondazione Mach il compito di elaborare un dossier di analisi e proposte

Elaborare un piano strategico per rilanciare il settore vitivinicolo trentino.
Questo l'intento della Giunta provinciale che ha deciso di affidare alla Fondazione Mach di San Michele il compito di elaborare, entro due mesi, un dossier d'analisi e di proposte d'indirizzo.

La decisione è stata adottata stamane dall'esecutivo con un conchiuso che, prendendo atto del delicato periodo che sta attraversando il settore (sia per quanto riguarda la tenuta di alcune aziende sia dal punto di vista della "riconoscibilità" sul mercato) individua nella Fondazione Mach il soggetto super partes dotato dei necessari requisiti tecnico-scientifici per studiare una strategia comune valida per l'intero comparto vitivinicolo trentino.

A tale scopo viene istituito un tavolo permanente presso la Fondazione, con il ruolo autorevole di regista nei confronti di tutti gli attori del sistema, che saranno chiamati a partecipare ad un tavolo stesso.

Cinque le richieste poste alla Fondazione Mach, chiamata a dare una risposta complessiva che farà da base al Piano strategico per il settore vitivinicolo, al quale la Giunta farà riferimento anche per la valutazione dei piani in via di elaborazione da parte del mondo della cooperazione (il cosiddetto Piano Pedron), nonché per l'adozione di singoli programmi di sostegno.

1. Una fotografia dell'attuale situazione e delle prospettive del settore con un'analisi dei punti di forza e di debolezza, che evidenzi i possibili margini di miglioramento da tutti i punti di vista (produttivo, organizzativo, commerciale, comunicativo, ecc.) anche in conseguenza di piani di riassetto, riorganizzazione e riconversione.

2. Un'analisi e revisione del ruolo da affidare ai singoli principali attori del mondo produttivo (piccole e grandi cooperative, vignaioli, industriali/imbottigliatori) individuando le possibili interazioni e sinergie.

3. Un'analisi e una proposta di rivisitazione dell'attuale piattaforma ampelografica con evidenza delle possibili azioni finalizzate ad una maggiore identità territoriale, volte in particolare alla valorizzazione dei vini autoctoni e delle specifiche zone di produzione.

4. Un'analisi e una proposta di revisione degli attuali disciplinari di produzione, evidenziando le azioni finalizzate ad un'attenta ed adeguata valorizzazione delle Doc e Igt.

5. Elaborazione di proposte per eventuali iniziative formative (corsi di formazione e/o aggiornamento, nuovi indirizzi scolastici), promozionali e di comunicazione.