«È passato con tranquillità l’incontro della Fornero a Trento»

La nota del sindacato di Polizia sulle risorse sprecate e sul come avrebbero potuto essere risparmiate

«È passato con tranquillità l'incontro del Ministro Fornero all'Auditorium di Trento con gli studenti, e di questo come Poliziotti non possiamo che esserne felici, alla faccia di chi pensa che gli studenti e la società siano in guerra con le Forze dell'Ordine.»
Con queste parole apre una riflessione Sergio Paoli, Segretario Provinciale Generale trentino del COISP, sindacato indipendente dei Poliziotti rivolgendosi ai propri iscritti ma con l'intento, nemmeno tanto velato, di far arrivare la sua voce ad altri e ben mirati uditori.
 
«Forse qualcuno si rammaricherà che nessun disordine, che nessun atto di violenza sia scaturito oggi a Trento nonostante la presenza di moltissimi studenti e quella di un nutrito gruppo di forze dell'ordine.
«Forse ci si renderà conto che la miscela esplosiva che porta ai disordini e alle violenze nelle piazze non è quella formata dal cittadino e dai poliziotti, membri della stessa società civile, che condividono le stesse preoccupazioni, le stesse incertezze e le stesse paure dei giorni nostri.
«Forse si riuscirà a comprendere che le degenerazioni di piazza sono causate dall'infiltrazione di gruppi più o meno riconosciuti e riconoscibili che agiscono certi di una sostanziale immunità dei loro gesti, anche quelli palesemente contrari alle leggi.»
 
Non manca una frecciata, facendo riferimento ai recenti fatti di cronaca, verso chi, agli alti vertici, «troppo sbrigativamente condanna a prescindere l'operato delle Forze dell'Ordine, rilasciando dichiarazioni che pretenderebbero almeno una conoscenza approfondita dei fatti.»
 
Il Segretario Provinciale del Coisp conclude così la sua riflessione.
«Con i tempi che corrono, con i tagli fatti e quelli promessi, stretti tra le cinture di uno Stato che ci impone ristrettezze e risparmi che spesso si traducono in minore sicurezza da offrire al cittadino, non possiamo non essere perplessi davanti all'ennesimo imponente apparato di sicurezza messo in piedi per questo incontro tra un Ministro e gli studenti.
«Abbiamo impiegato centinaia di uomini e di risorse per un semplice incontro. Ore di servizio, di viaggi, presenza di specialisti, voli di elicotteri e benzina nei mezzi per una conferenza che, in un Trentino digitalizzato e tecnologicamente all'avanguardia, poteva essere altrettanto funzionale e d'impatto in tele conferenza.
«Lo Stato ci impone, giustamente, l'utilizzo della tecnologia e delle comunicazioni telematiche per risparmiare, scordando però di fornirci i mezzi per farlo, ( basti pensare che in Questura siamo ancora lontani dall'utilizzo della connessione al Web tramite fibra ottica ). Come dire, io vi spiego come fare ma non pretendete che lo faccia io.»