I lavoratori Sait incontrano il sindaco e il consiglio comunale

I cassintegrati Sait oggi in Comune hanno chiesto al sindaco una presa di posizione netta sulla vertenza

Questo pomeriggio i lavoratori in cassa integrazione del Sait insieme a Filcams hanno portato in Comune il profondo disagio e la grande preoccupazione per il piano di tagli avviato dal consorzio.
Al sindaco Andreatta e ai consiglieri comunali i dipendenti hanno manifestato anche la rabbia per una situazione dai contorni ancora non sufficientemente chiari.
«Abbiamo condiviso con i lavoratori questa forma di sensibilizzazione della più importante istituzione cittadina, – ha detto il segretario della Filcams trentina Roland Caramelle. – Il piano di esuberi del Sait per numeri e impatto sociale non può lasciare indifferente la città, per questa ragione abbiamo chiesto al sindaco e al consiglio comunale di prendere una posizione.»
 
Caramelle ha ricordato che sono ancora diverse le domande a cui i vertici Sait non hanno dato alcuna risposta.
«Per noi è un piano di riorganizzazione con nessun respiro, non basato sul rilancio del consorzio, ma semplicemente sul taglio dei costi con il licenziamento di 116 persone, – ha ribadito Caramelle. – Abbiamo chiesto dati sulle esternalizzazioni perché a fronte di un lavoro che non è calato abbiamo il timore che il personale in cassa sia stato sostituito con addetti esterni.
«Per noi non ci sono le condizioni per un così drastico taglio di posti di lavoro.»