«Terra Promessa 1939 - Opzioni: Scene dall’esilio sudtirolese»
Un testo a carattere storico sulle «Opzioni» apre a Trento la rassegna Palcoscenico Trentino
>
La ventunesima edizione di «Palcoscenico Trentino», rassegna a carattere provinciale organizzata dalla Co.F.As. e ospitata al Teatro S. Marco in via S. Bernardino a Trento, si aprirà sabato 4 novembre con il primo dei quattro spettacoli in concorso per l'aggiudicazione del «Premio Mario Roat».
Sarà in scena la Filodrammatica di Laives con «La Terra Promessa 1939 – Opzioni: Scene dall’esilio sudtirolese», un allestimento teatrale a carattere storico basato su un testo dello scrittore altoatesino Josef Feichtinger tradotto da Elisabetta Squarcina.
Lo spettacolo riporta alla luce un momento drammatico della storia del Trentino Alto Adige, purtroppo scarsamente conosciuto a sud di Salorno: le Opzioni.
Entro il dicembre del 1939 tutti i cittadini sudtirolesi, in base allo sciagurato accordo stipulato fra Benito Mussolini e Adolf Hitler, dovettero scegliere se restare in Alto Adige integrandosi nella cultura italiana, oppure lasciare la propria terra e diventare cittadini tedeschi, conservando la propria lingua, gli usi e i costumi, trasferendosi però nei territori del Terzo Reich.
In più di duecentomila dissero di sì all’espatrio e si misero, un poco per volta, sulla via della Germania.
«Tanto si è detto – commenta il regista dello spettacolo, Roby De Tomas – su sulle argomentazioni, sulle forzature, sulle promesse che hanno portato molti ad abbandonare la propria terra, la propria casa.
«Poco si è detto su come si sia trovato chi se ne andò in cerca di una nuova patria.
«Il nostro racconto inizia proprio da qui: dagli aspetti quotidiani e pratici di una piccola comunità di optanti sudtirolesi nell’Oberdonau.»
Siamo nel 1944 e Maria (Chiara Bolzoni), torna con Anna (Paola Zelger), amica e compaesana, da un rifugio antiaereo. Subito affiorano piccole rivalità, invidie e cattiverie che la loro situazione, di estrema povertà, provoca.
Il rapporto fra le due donne si inserisce in un contesto storico e sociale che, nel ricco allestimento teatrale proposto dalla Filodrammatica di Laives, vede in scena altri undici personaggi: il vecchio Stecher (Willy Coller); Marlene (Martina Unterhofer), figlia di Maria, col suo fidanzato Robert (Stefano Contin); alcuni emigrati sudtirolesi (Carmen Zanata, Davide Idini e Ida Dacome); il ricco agricoltore Hans Atzberger (Luca Larcher) e il suo bracciante Karl (Pio Vajente); due funzionari Gestapo (Viviana Donadello e Andrea Trigolo) e una cantante (Nicole Unterhofer).
«Penso – scrive De Tomas nelle note di regia – che riproporre, nella ricorrenza del settantesimo, il testo che avevamo allestito in occasione del cinquantesimo di fondazione della nostra Filodrammatica di Laives, sia il modo migliore per rendere omaggio alla nostra bella e amatissima terra.»
Sabato 4 novembre il sipario del Teatro S. Marco si alzerà sul primo spettacolo della rassegna Palcoscenico Trentino alle 20.45.