Il bianco e nero del Brasile, parte quinta – Di Nadia Clementi

Il viaggio continua nel polmone verde del mondo della Foresta Amazzonica

(Link alla puntata precedente)
 
Il nostro viaggio in Brasile continua tra le sue bellezze naturali. Il paese giallo verde non solo vanta una varietà naturalistica senza pari, ma ospita uno degli ultimi polmoni verdi del mondo: l’imponente eppure fragile Amazzonia.
Ed è proprio al verde dell’Amazzonia che fa riferimento uno dei tre colori della bandiera brasiliana: lussureggiante, pullulante di vita, culla di popoli indigeni e risorsa preziosissima. Tanto amata quanto trascurata dallo stesso governo brasiliano che per primo dovrebbe salvaguardarla dalle reali minacce delle multinazionali che piano piano la stanno distruggendo.
L’Amazzonia è un territorio sterminato grande quasi come l’Europa, situato nel cuore del Sud America, che si sviluppa principalmente in Brasile, estendendosi circa 7 milioni di Km² di cui 5 di fitta foresta tropicale.
 

 
Si tratta del più grande ecosistema del mondo con una biodiversità unica, è la patria di circa 2,5 milioni di specie di insetti, decine di migliaia di piante e circa 2.000 uccelli e mammiferi.
Fino ad oggi, almeno 40.000 specie di piante, 3.000 di pesci, 1.294 di uccelli, 427 di mammiferi, 428 di anfibi e 378 di rettili sono stati scientificamente classificati.
Ma il patrimonio ancora da studiare è molto più vasto e questo è uno dei tanti motivi per cui indigeni, comunità scientifica e attivisti ambientalisti si stanno battendo perché si ponga fine al più presto alla deforestazione che da anni sta martoriando questo territorio.
 

 
Tra le bellezze naturalistiche della Foresta amazzonica c’è ovviamente il Rio delle Amazzoni, un fiume immenso lungo oltre 6.000 chilometri con più di 1.000 affluenti, tra cui l’enorme Rio Negro e il Rio Japurá. 
 
Il Rio Negro è uno spettacolo naturale che si può ammirare a circa 10 chilometri dalla città di Manaus nel nord del Brasile.
È il più ampio affluente del Rio delle Amazzoni e il più grande fiume del mondo caratterizzato dalle acque nere.
Il nome «Rio Negro» significa infatti «fiume nero» e il suo colore deriva dalla presenza di materia vegetale in decomposizione, disciolta nell’acqua e trasportata dal Rio attraverso la foresta pluviale e le paludi.
Si incontra con l’arcipelago di Anavilhanas formato da 400 isole di forma allungata che si estendono per 60 km formando un labirinto naturale di laghi, igapòs e corsi d’acqua minori.
 

 
L’arcipelago, che è situato all’interno di un’Area di Protezione Ambientale in quanto parte della biosfera dell’Amazzonica centrale, si estende su 2.27 milioni di ettari di flora ricchissima, con più di 500 specie di pesci, tra i quali i delfini rosa e un’enorme quantità di animali tra cui alligatori, pantere, bradipi, pappagalli, scimmie, serpenti, senza contare le specie in estinzione come il lamantino e la lontra.
La Foresta amazzonica occupa una parte del territorio degli stati confinanti, come il Venezuela, la Colombia, il Perù, l’Ecuador e la Bolivia, ma quasi il 70% si trova proprio in Brasile.
Le due porte d’ingresso alla Foresta Amazzonica sono le città di Beleme e Manaus, una situata a Nord mentre l’altra a Sud della regione amazzonica, entrambe raggiungibili con numerosi voli interni dalle principali città brasiliane come Rio de Janeiro, San Paolo, Salvador, Brasilia, Porto Alegre.
 

 
Nonostante i tanti programmi di protezione sia da parte delle istituzioni brasiliane che internazionali, la Foresta Amazzonica è minacciata da numerosi problemi come la deforestazione, l’impoverimento del suolo, l’allevamento e l’agricoltura intensiva delle grandi fazendas della regione.
Purtroppo si tratta di un territorio talmente vasto che si fatica a controllarlo per intero, per questo le imprese della zona ne approfittano per allargare i propri confini, a scapito della preservazione della Foresta stessa e della sua biodiversità così fragile.
 
 

 
Oggi le ultime comunità indigene della Foresta amazzonica sono confinate in alcune aree e continuamente minacciate dallo sfruttamento del suolo, ricco di importanti minerali preziosi.
Le ultime tribù della regione come quelle dei Tupi, dei Cariban o dei Arawak vivono in perfetta sintonia con la Foresta Amazzonica, essendosi adattati in millenni a prendere semplicemente quello che serve loro per vivere e nulla più.
 
 

 
Viaggiare nella Foresta Amazzonica non è semplice e occorre affidarsi a tour operator seri e specializzati in questo tipo di viaggi, in grado di offrire guide locali ufficiali, servizi di assistenza, assicurazioni, organizzare gli spostamenti interni e i pernottamenti in strutture sicure a basso impatto ecologico, all’interno dei lodge della Foresta, in modo tale da stare a contatto con la natura ma con un minimo di comodità.
 

 
Il nostro itinerario parte da Manaus la capitale del grande stato di Amazonas, sorge sulle rive del Rio Negro, nel Nord-ovest del Brasile. Manaus è una città grande due volte Milano dove modernità/ povertà e sapore locale si uniscono e si fondono: oltre a centri commerciali, locali alla moda e hotel, sono presenti anche mercati rionali e caffè tipici. Un esempio è il mercato di frutta e carne, situato vicino al porto e ricco di banchi e chioschetti ambulanti, che danno la possibilità di immergersi in una vera cacofonia tipica dei mercati sudamericani, dove i prezzi sono bassissimi e si vendono prodotti originali e freschi. Manaus si estende sia sulla riva settentrionale pianeggiante del Rio Negro che sulle colline circostanti. Esistono diversi quartieri con particolari stili architettonici, realizzati durante il grande boom commerciale di fine ‘800. Ad esempio il quartiere San Francisco si caratterizza per riprodurre le vie tipiche della metropoli statunitense omonima.
 

Manaus ricca e Manaus povera.

 
Manaus è stata una delle sedi dei Mondiali del Brasile e ospita quindi uno stadio realizzato dal nulla. Si chiama Arena da Amazonia e ha 42.000 posti.
La sua costruzione è stata paragonata a quella del famoso teatro dell’opera Amazonas e il suo stile ricorda quello della Scala di Milano grazie all’abbondante uso di marmi italiani.
Nonostante lo sviluppo economico anche in questa città il degrado e problemi di sicurezza sono all’ordine del giorno.
Manaus è il principale centro di collegamento per tutti coloro che desiderano scoprire il fascino della grande Foresta Amazzonica.
Dal porto è possibile noleggiare una barca e navigare sul fiume assistendo alla confluenza delle acque del Rio Negro e del Rio delle Amazzoni.
I nomi dei due imponenti corsi d’acqua sono legati ai loro diversi colori: uno presenta una colorazione scura, l’altro è argilloso.
Quando si incontrano lo spettacolo è meraviglioso. Inoltre con imbarcazioni tipiche è possibile ammirare la bellezza della Foresta Amazzonica.
 
 

 
Due sono i modi per «vivere» l’Amazzonia: o alloggiando in confortevoli «jungle lodge» situati all’interno della foresta, raggiungibili in barca oppure effettuando emozionanti crociere fluviali a bordo di confortevoli motonavi per un’esperienza da sogno, navigando il fiume più maestoso del mondo che in certi punti raggiunge oltre 20 km tra le due coste.
Le due possibilità prevedono escursioni all’interno della giungla accompagnati da naturalisti ed esperte guide locali che organizzano camminate nella giungla con minicorsi di sopravvivenza, battute di pesca ai piranhas, uscite in canoa per osservare la vita notturna degli animali tra i quali anche i caimani, birdwatching di avvistamento di rare specie di uccelli e offrono la possibilità di visitare piccoli villaggi indigeni della regione per osservare la vita delle popolazioni meticce che vivono prettamente di pesca e della coltivazione della manioca.
 
 
 
 
Noi, per la nostra avventura abbiamo scelto il «Jungle lodge», una struttura costruita su palafitte che si erge a livello della sommità degli alberi consentendo una visione suggestiva dell'ambiente naturale circostante.
I bungalow includono un balcone privato con amache per il relax e un bagno privato con set di cortesia con materie prime locali. Il Lodge, propone trattamenti di pensione completa con colazione, pranzo e cena.
Al mattino è servita una colazione a buffet con vasta selezione di frutta fresca, bevande calde e fredde, salumi, pane, dolci e specialità locali come tapioca, succo di Cupuaçu e frutta regionale.
Le palafitte sull’acqua sono collegate da passerelle, dove vivono liberamente delle scimmiette furbissime, dispettose e al contempo divertenti da fotografare.
Il Lodge si raggiunge dopo circa 3 ore di navigazione risalendo il Rio Negro.
 

 
Difficile percepire le dimensioni di questo fiume durante la nostra stagione estiva poiché, nonostante il periodo di secca, c’è acqua ovunque e gran parte della foresta ne è sommersa.
È quindi impossibile immaginare come possa essere nel periodo delle piogge quando il livello delle acque si alza anche di 10 metri.
Questo è uno dei pochi posti al mondo dove si riesce a sentire la forza e la potenza della natura, la sensazione è quella di essere in un posto sperduto, isolato e vastissimo.
 

Nella foresta amazzonica.

 
All’interno della foresta amazzonica troviamo città, piccoli insediamenti e villaggi di popolazioni indigene, molte specie endemiche di animali e diverse specie di piante; forse nessuno sa con precisione tutto quello che questa giungla fitta custodisce poiché ci sono ancora delle regioni inesplorate.
Nel nostro breve soggiorno abbiamo partecipando a tutte le attività organizzate in loco.
Per mezzo di un barchino di legno verde ci siamo avventurati lungo il Rio Negro attraversando i fiumi igarapes e igapos e poi lungo rami secondari tra gli alberi allagati dal fiume.
L’effetto specchio dell’acqua era veramente qualcosa di unico, che moltiplicava la sensazione di selvaggio percepita nell’immensità della foresta.
 

Nella foresta.

 
Poi, accompagnati dalla guida ci siamo addentrati nella giungla, lungo il sentiero abbiamo imparato molte cose su piante, fiori e insetti.
La guida, esperta in corsi di sopravvivenza, ci ha raccontato come procurarsi acqua filtrata, come riconoscere le tane delle tarantole, come riconoscere le proprietà delle piante o come trovare le larve commestibili del cibo.
È stata un’esperienza caratterizzata da momenti di paura alternati a momenti di stupore.
Ogni centimetro della foresta è qualcosa di diverso: un patrimonio di piante mai viste di piccole e grandi dimensioni rispetto a quelle che siamo abituati a vedere.
La foresta rappresenta una forza della natura che continua a raccontarci una storia, con i suoi fruscii, con i ronzii e con i suoi improvvisi silenzi accompagnati dai versi delle scimmie urlatrici.
 

 
La foresta amazzonica ti strania, ti colpisce, ti stupisce.
È ancora di più di tutto quello che si può immaginare. Il cielo è più ampio, di giorno come di notte, gli alberi sono più fitti, i fiumi sono come laghi che si ramificano in decine di altri percorsi d’acqua creando un tutt’uno di acqua e foresta, foresta e acqua, a perdita d’occhio dove non si comprende quale sia la strada verso la prossima tappa come un labirinto nel labirinto.
 

Sul Rio Negro.

 
In Amazzonia abbiamo avuto l’opportunità di ammirare i delfini rosa chiamati «Botos», delfini di acqua dolce che, anziché essere grigi come i delfini che siamo abituati a vedere, sono rosa e più grandi, arrivando a misurare di tre metri.
Inoltre ci è stata offerta la possibilità di pescare i piranha.
 

Pesca di piranha.

 
Curiosa e divertente è stata anche l’escursione nella jungla di notte in canoa circondati dagli occhietti gialli dei caimani che riflettendo sulla superficie dell’acqua.
Il buio della foresta ci ha permesso di vivere un’esperienza unica da brividi.
 

 Qualche informazione utile per un breve soggiorno nei lodge 
•    Scarpe da trekking
•    Occhiali da sole
•    binocolo
•    Cappello parasole
•    Indumenti impermeabili, la pioggia è di casa
•    Repellente per insetti dalle punture delle zanzare. ( Oltre a portare numerose malattie anche gravi, come la febbre gialla, la dengue e la malaria, possono causare shock allergici)
•    In Brasile ed in Amazzonia non esistono vaccinazioni obbligatorie
•    Nei soggiorni in lodge è consentito un bagaglio a persona: massimo 11 kg
•    Sono gradite le mance
•    nei lodge è presente un ambulatorio medico
•    nei lodge non rispondo della sparizione di effetti personali, attenzione alle scimmiette dispettose
•    Nella foresta Amazzonica non c’è il wifi

 
  

 La cucina 
L’Amazzonia è molto ben servita dalla varietà di piatti tipici e ricchissima di sapori di influenza indigena.
L’immensa varietà di alberi da frutto permette di scoprire sapori unici, tra questi ricordiamo i più singolari come la bacca di Açai, che è divenuta famosa come un potente energetico o la pupunha, l’uva dell’Amazzonia, con i suoi deliziosi frutti a grappoli, protetti da spine del tronco d’albero, può essere consumata solo dopo la cottura.
La cucina regionale è caratterizzata dalla enorme offerta di piatti a base di pesce o frutti che esistono solo in questa parte del pianeta.
 

Il Rio delle Amazzoni.

 
 Il Clima in Amazzonia 
Il clima è caldo quasi tutto l'anno, con una temperatura media di 25 gradi Celsius.
La regione più umida del paese presenta una piovosità media di 2.000 mm all'anno.
Le piogge si verificano in inverno, che dura circa 150 giorni, e cadono sotto forma di grandi tempeste.
L'incontro di due masse d'aria, una proveniente dal Nord Atlantico, e un’altra, South Atlantic, è responsabile di queste piogge, sempre seguita da cielo sereno.
 

 

L’Amazzonia è stata per noi un altro tuffo in una realtà incantata: non dimenticheremo il fluorescente tramonto in un remoto silenzio, il tuffo nel fiume circondati dai piranha, i rumori che avvolgevano ogni navigazione, il riflesso degli alberi nell’acqua, l’alba in tutte le sue sfumature di rosa e di rossi, la passeggiata tra alberi secolari e occhi nascosti di chissà quanti animaletti e soprattutto l’assaporare quella sensazione infinita di essere per quei giorni parte di uno dei più grandi sistemi ecologici nel mondo.
Un’esperienza unica e indelebile nel tempo.
 
«In Amazzonia respiri, vivi, ti senti libero nel senso più forte, bello e ampio che esista, ma la Foresta Amazzonica si trova ora in pericolo: sfruttata e assoggettata ad interessi economici, il polmone verde della Terra anno dopo anno continua a restringersi.»

Nadia Clementi - [email protected]
Il nostro viaggio in Brasile continua domenica prossima a Salvador De Bahia l’anima nera del Brasile.