Centrale Fies art work space

Anagoor, Orestea, Agamennone, Cassandra, Clitemnestra - Ph Giulio Favotto.

Centrale Fies art work space ospita, come preview di I P E R N A T U R A L, XXXIX edizione di Drodesera. negli spazi della Turbina 1, della Sala Comando e della Forgia, l’evento site specific Orestea / fin dentro la sera, fin dentro la notte di Anagoor - Leone d’argento 2018 al Festival Internazionale del Teatro della Biennale di Venezia.
L’opera Orestea / Agamennone, Schiavi, Conversio da cui nasce questo progetto site specific per Centrale Fies, è ispirata alla trilogia eschilea, unica tragedia del mondo greco sopravvissuta al tempo nella sua interezza, che custodisce in sé il pensiero di un’intera civiltà restituita nella sua enormità e complessità, la nascita dell’arte tragica e del mondo occidentale attraverso la parola, il dolore e la violenza.
 
«Eschilo compone cercando una lingua per ordinare il mondo, – ricorda il regista Simone Derai. – La sua è una lingua che ha in sé il potere della creazione e come tale si erge, baluardo contro l’assenza di senso che sembra permeare ogni cosa.»
L’opera, summa della ricerca artistica della compagnia, è una riflessione sulla parola e sul linguaggio che Anagoor inizia con L.I. Lingua Imperii, 2012, (coproduzione Trento Film Festival, Provincia Autonoma di Trento, Centrale Fies e Operaestate Festival) e prosegue con Virgilio brucia, 2014. Le radici dello spettacolo affondano nel racconto eschileo - l’uccisione di Agamennone da parte della moglie Clitennestra, la vendetta da parte di Oreste, la persecuzione e l’assoluzione del tribunale - ma il testo è frutto di una nuova traduzione e di riferimenti e innesti plurilinguistici, dal mondo della filosofia e della letteratura: da Leopardi a Sebald, da Arendt a Severino, per citarne alcuni.
 
Dalle 18.30 alla mezzanotte, il 30 giugno Anagoor abiterà Centrale Fies scandendo in tre momenti l’Orestea e permettendo allo spettatore una diversa modalità di movimento e fruizione degli spazi: l’esterno della centrale risuonerà del tappeto sonoro della tragedia attraverso dei diffusori a tromba, nella Forgia sarà ospitata una video installazione che mette a confronto dialoghi tratti dall’opera, in Sala Comando verrà installata la scultura di Apollo scolpita, grazie ad un algoritmo, da un braccio meccanico che riproduce il dio del Frontone del tempio di Zeus a Olimpia; mentre, in Turbina 1, si svolgerà lo spettacolo vero e proprio che, rispetto alla sua versione originale, è dilatato da intervalli a cui lo spettatore può prendere parte o decidere di sostare per ristorarsi.
 
Con Orestea / fin dentro la sera, fin dentro la notte, Anagoor propone una festa teatrale, miscela di mistero e pensiero, di profonda fiducia nella parola, nella memoria, nella visione, nel corpo e nel potere della collettività. «I Greci hanno inventato l’idea che l’essere finisca nel niente, sprofondando per sempre l’Occidente nel dolore. Eschilo, con il suo teatro che inizialmente è pratica filosofica, - continua Derai - è il primo nella storia a dire no per mezzo del pensiero, un no assoluto a questo dolore».
 

Schiavi - Ph Giulio Favotto.
 
 CREDITS 
sull’Orestea di Eschilo | drammaturgia e traduzione dal greco Simone Derai, Patrizia Vercesi | orizzonte di pensiero e parola S. Quinzio, E. Severino, S. Givone, W.G. Sebald, G. Leopardi, A. Ernaux, H. Broch, P. Virgilio Marone, H. Arendt, G. Mazzoni | con Marco Ciccullo, Sebastiano Filocamo, Leda Kreider, Marco Menegoni, Gayané Movsisyan, Giorgia Ohanesian Nardin, Eliza G. Oanca, Benedetto Patruno, Piero Ramella, Massimo Simonetto, Valerio Sirnå, Monica Tonietto, Annapaola Trevenzuoli | danza Giorgia Ohanesian Nardin | musica e sound design Mauro Martinuz | scene e costumi Simone Derai | realizzazione costumi e accessori Serena Bussolaro, Christian Minotto, Massimo Simonetto, Silvia Bragagnolo | scultura mobile Istvan Zimmermann e Giovanna Amoroso – Plastikart Studio | video Simone Derai, Giulio Favotto | light design Fabio Sajiz | assistenza tecnica Mattia Dal Bianco | assistente al progetto Marco Menegoni | assistente alla regia Massimo Simonetto | regia Simone Derai | produzione Anagoor 2018 | con il sostegno di Fondation d’entreprise Hermès nell’ambito del programma New Settings | coproduzione Centrale Fies, Teatro Metastasio di Prato, TPE – Teatro Piemonte Europa, Teatro Stabile del Veneto | con la partecipazione alla coproduzione di Theater an der Ruhr supportato dal Ministero della Cultura e dello Sport della Renania Settentrionale - Vestfalia | con il sostegno di Compagnia di San Paolo | sponsor tecnici Lanificio Paoletti, Printmateria, 3DZ
 

 
 BIO 
Anagoor, premiata con il Leone d’Argento per il Teatro 2018 - La Biennale di Venezia, nasce a Castelfranco Veneto nel 2000 e prende il nome dal racconto di Dino Buzzati Le mura di Anagoor.
Dal 2008 Anagoor ha la sua sede nella campagna trevigiana, presso La Conigliera, allevamento cunicolo convertito in atelier e dal 2010 fa parte del progetto Fies Factory di Centrale Fies – art work space. Fin dal principio si configura come un esperimento di collettività, riunendo e facendosi attraversare da esperienze artistiche e umane differenti.
 Oggi, alla direzione di Simone Derai e Marco Menegoni, si affiancano le presenze costanti di Patrizia Vercesi, Mauro Martinuz e Giulio Favotto, mentre continuano a unirsi artisti e professionisti che ne arricchiscono il percorso.
Anagoor è l’alveo di una creazione totalmente aperta alla città e alle sue diverse generazioni nel tentativo strenuo di generare un’arte teatrale della polis.
Il teatro di Anagoor risponde a un’estetica iconica che precipita in diversi formati finali dove le performing art, la filosofia, la letteratura e la scena ipermediale entrano in dialogo; penetra nei territori di altre discipline artistiche e pretende, tuttavia, di rimanere teatro.
 
Biglietti preview 30 giugno
Biglietto intero / Orestea + installazioni 15,00 €
Biglietto ridotto / Orestea + installazioni 10,00 €
Solo installazioni 5,00 €
Greek food + bibita 10,00 €
Prenotazioni: [email protected] - 0464-504700